Un lettore ha scritto questa mail all’Ufficio Paesaggio del Comune di Genova e, per conoscenza e diffusione, al Gazzettino Sampierdarenese:
Buongiorno,
con la presente per esprimere, da privato cittadino sampierdarenese, tutto il mio stupore, sconcerto e disappunto per l’avvenuta installazione di una torre d’antenne 5G di proprietà Vodafone Omnitel, di una buona ventina di metri, in salita Superiore Salvator Rosa nel borgo storico di Promontorio sulle alture di Genova San Pier d’Arena, di cui allego foto esplicative. Mi chiedo come sia potuto passare inosservato, o peggio ancora approvato dal Vostro Ufficio Paesaggio Comune di Genova, uno scempio paesaggistico del genere. Cordialità
Daniele Campisi
Percorrendo la sopraelevata da levante a ponente, San Pier d’Arena offre un’immagine distorta di sé stessa. Potrebbe essere una cittadina vivace. A sinistra il nuovo ipermercato a San Benigno cui segue una sequenza di grattacieli pieni zeppi di uffici. Tante persone che lavorano lì ma la cui presenza non è percepita. Una moltitudine che non attraversa nemmeno il muro della ferrovia. E così sarà anche per tutti i curiosi che arriveranno al mega supermercato. Lo raggiungeranno dal levante attraverso la sopraelevata e dal ponente percorrendo la Guido Rossa e poi Lungomare Canepa. Neanche per sbaglio entreranno nel suo cuore. Invece in mezzo c’è una città con la sua storia. Una città che perde la sua identità, che si svuota, che diventa terreno per servitù, una terra dove, all’improvviso, nel mezzo di un borgo cinquecentesco, ai margini di una chiesa millenaria, spunta come un fungo anche un’antenna della quale scrive il lettore che ci ha inviato la mail. Mi chiedo il perché di tutto questo accanimento.
Marilena Vanni