Da tempo i sampierdarenesi stanno lottando con forza per contrastare il progetto voluto in primis dal sindaco Marco Bucci concernente il trasferimento dei depositi chimici di Superba ed infiammabili di Carmagnani da Multedo a Ponte Somalia nel bacino portuale di Sa Pier d’Arena. L’indubbia necessità di togliere dall’attuale collocazione questi impianti classificati ad alto rischio assieme alla volontà di Superba volta all’espansione della propria struttura hanno trovato in Marco Bucci un’idea di soluzione che sin da subito è apparsa come improponibile ai cittadini sampierdarenesi ma non solo. Anziché allontanare, se non addirittura scegliere di eliminare quel genere di traffici, il sindaco ha perentoriamente indicato e fatto progettare l’insediamento dei depositi nel porto di san Pier d’Arena, esattamente a Ponte Somalia ovvero a pochissime centinaia di metri da chiese monumentali (La Cella), ville storiche, molte scuole di ogni grado, attività commerciali, un ospedale importante per Genova tutta, raccordi autostradali importantissimi, una linea ferroviaria, centri commerciali. Il primo cittadino ha pervicacemente affermato che non esisterebbe alcun rischio e che tutto si svolgerà in piena sicurezza. Gli si è fatto osservare diverse volte quanto avventata fosse questa sua ipotesi minimalista, la quale non tiene in alcun conto alcune regole basilari di tali situazioni. Il “rischio zero” a lui tanto caro è assolutamente inesistente, e non siamo noi a dirlo, ma veri esperti e soprattutto le esperienze tragiche già verificatesi in diversi paesi nel recente passato. Non ha alcun senso togliere un problema in una parte della città e spostarlo in un’altra più popolosa dopo averlo ingrandito di circa sei volte. Le interferenze con i traffici navali delle merci, dei passeggeri e dello scalo aereo sono evidenti e sottolineate da armatori, tecnici, organizzazioni sindacali, altri imprenditori. Per Bucci nulla di tutto ciò pare essere utile per ritornare al confronto serio con la gente che vive e lavora nelle aree da lui indicate. Infine egli agisce direttamente in ambito portuale quale “commissario ad omnia” anche se esso è di competenza dell’autorità di Palazzo San Giorgio, della Capitaneria di Porto e di ENAC per l’interferenza con lo spazio aereo. La fiera opposizione che la maggioranza di sinistra del Municipio Centro Ovest (la minoranza di destra è invece favorevole alle idee di Bucci o si astiene…) sta attuando da molto tempo sotto la guida del presidente Michele Colnaghi non va certo a genio a Tursi, ragion per cui in diversi modi e tempi si è cercato di ostacolare il dissenso se non addirittura di zittirlo. Il nostro Municipio ha dunque deciso di tenere il giorno 12 maggio 2023 una riunione monotematica dedicata solamente a questo argomento in sede esterna, ovvero davanti a Palazzo San Giorgio sede dell’Autorità portuale competente in materia. Da via Garibaldi è arrivato lo stop per impedire la riunione asserendo l’irritualità della riunione in sede diversa da quella usuale di Via San Pier D’Arena 34, ma anche questo è parso un segnale di debolezza anziché di forza, dato che in altre circostanze erano in passato già state tenute riunioni di consiglio fuori sede. Le Officine Sampierdarenesi, il gruppo di “cittadinanza attiva” che da diversi anni agisce sul nostro territorio, hanno immediatamente espresso la massima solidarietà al Consiglio di Municipio assicurando la contemporanea partecipazione dei cittadini al momento della riunione che si è deciso di tenere ugualmente nonostante il diktat di Tursi. Dal primo pomeriggio del 12 maggio moltissimi cittadini (circa 600) hanno cominciato ad affluire in Piazza Caricamento davanti a Palazzo San Giorgio e poco dopo le 16 è iniziata la riunione “atipica”, dato che al personale comunale è stato impedito di presenziare per dare l’usuale supporto tecnico. Nonostante questi impedimenti ed ostacoli l’incontro si è svolto in maniera molto soddisfacente per gli organizzatori, anzi, forse proprio gli ostacoli hanno agito da incentivo per una bella e ordinata manifestazione. Erano presenti, oltre ai consiglieri municipali della maggioranza presieduta da Michele Colnaghi , alcuni parlamentari dei vari partiti della sinistra (Basso, Pirondini, Pastorino, Traversi), alcuni membri del Consiglio Comunale di Genova e rappresentanti di diverse associazioni e comitati che lottano contro scelte ritenute sbagliate anche in altre parti della città. Non è mancata la solidarietà dei lavoratori portuali e della CULMV, che hanno sottolineato con forza come esista il fortissimo rischio della perdita sia di posti di lavoro sia di “ore lavoro” specialmente per i “Camalli”. Anche l’ex sindaco Claudio Burlando ha presenziato, reduce da un incontro da lui organizzato recentemente nella sala del C.A.P. in Via Albertazzi proprio sulle tematiche portuali oggi in grande osservazione per le numerose proposte in corso da più parti. Commovente è stata la fortissima testimonianza di Gianfranco Angusti, il presidente delle Officine Sampierdarenesi, il quale ha voluto presenziare nonostante gravi problemi di salute. Il suo esempio è stato e sarà sempre fondamentale per San Pier d’Arena, sia per la determinazione nell’agire per il bene comune, sia per la profonda conoscenza delle problematiche portuali ed industriali genovesi. A lui è stato tributato l’applauso più lungo ed affettuoso, del tutto meritato, ne siamo certi. Ci attendono ancora altre fasi di questa lotta, ma la giornata di oggi è stata importantissima per varie ragioni, la principale delle quali è stato l’invio di un fortissimo segnale al sindaco affinché adotti metodi più democratici e meno autoritari, ricordandogli che si è sempre detto: “il sindaco di tutti”, atteggiamento che da tempo appare dimenticato.
Pietro Pero