Gazzettino Sampierdarenese

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Una panoramica sui lavori a San Pier d’Arena: i sei mesi del 2023 e uno sguardo al futuro

Set 22, 2023

All’inizio di questa estate il Municipio Centro Ovest ha aperto le sue porte e, nella persona dell’assessore Luciano Cavazzon, ci ha presentato una panoramica generale sulla situazione dei lavori nelle strade della nostra San Pier d’Arena. In particolare, è stato fatto il punto sui lavori svolti e completati nel corso di questa prima metà dell’anno, con accenni sul futuro del nostro quartiere, anticipando l’aspetto che potrebbe avere il quartiere nei prossimi anni, che influirà non poco sulla vita quotidiana di tutti i suoi abitanti.
Per quanto riguarda la viabilità, a partire da gennaio 2023 numerosi sono stati gli interventi del Municipio: dal ripristino delle pensiline che erano state preventivamente abbattute presso Granarolo e corso Martinetti, al rifacimento dei marciapiedi in via Bologna, nel tratto compreso con le intersezioni di via Ferrara e via Lugo, passando per l’asfaltatura completa di via Mura degli Angeli, via G.B. Monti e via dei Landi e ancora delle prime due gallerie principali del Cimitero degli Angeli e corso Martinetti fino all’Asilo Fontana. Previsti, invece, per il 2022, ma conclusi all’inizio dell’anno corrente, l’asfaltatura completa della salita Dante Conte e il rifacimento dei marciapiedi di via San Bartolomeo del Fossato nel tratto fra i civici 72-84 e, grazie anche alla disponibilità di Aster, anche nel tratto di fronte alla scuola primaria Mameli, nella zona di Largo San Francesco da Paola. È stato anche coperto un buco stradale all’inizio di via San Bartolomeo del Fossato, presso il civico 4, al centro di un contenzioso fra privati, che per un anno non è stato possibile ricoprire a causa di una conduttura fognaria. La riuscita di queste opere non è stata sempre semplice, ha sottolineato l’assessore: il processo di riqualificazione di San Pier d’Arena si inserisce in un quadro di grandi opere e progetti che interessano l’intera città di Genova, creando situazioni complesse e poco chiare anche in progetti che, sulla carta, erano già in fase di esecuzione: un esempio lo sono stati i lavori svolti presso salita Granarolo, proseguiti a rilento per mancanza di personale, anche in seguito alla ridefinizione molto confusa di contratti comunali al ribasso.
L’assessore Cavazzon, guardando al biennio 2024-2025, ha espresso preoccupazione per la ingente cantierizzazione prevista per il prossimo futuro sul territorio dell’intera città, che potrebbe avere un forte impatto sulla qualità di vita di tutti i cittadini genovesi, compresi i cittadini sampierdarenesi. Non si parla soltanto di progetti già avviati, come ad esempio il progetto dei 4 assi di riqualificazione, ma anche di progetti in via di definizione, come ad esempio il progetto di riqualificazione di via Lungomare Canepa (l’ultima proposta prevede lo spostamento dell’asse stradale e l’inserimento di una pista ciclabile e di un parco lineare con pensiline anti smog e anti rumore per separare la strada dalle abitazioni) e dell’ingente costruzione del tunnel sub portuale di cui ancora non sono stati chiariti i particolari, ma che potrebbe anche portare all’abbattimento di una parte della sopraelevata. La situazione descritta fino ad ora è, nella realtà, per il Municipio Centro Ovest ancora più complicata dalla sempre presente e pressante questione dello spostamento dei depositi chimici presso ponte Somalia. Gli investimenti provenienti dal PNRR previsti per San Pier d’Arena non bastano per far fronte a tutte le necessità che il quartiere si è trovato, si trova e, soprattutto, si troverà a dover risolvere. La situazione descritta all’inizio dell’estate raccontava di una San Pier d’Arena al centro di un disegno contraddittorio, protagonista di un progetto di riqualificazione e ricucita in molti punti grazie anche agli interventi del Municipio Centro Ovest, che allo stesso tempo ancora non sembrano essere all’altezza della realtà e delle necessità del quartiere. Con amarezza, l’Assessore Luciano Cavazzon ha evidenziato come la città di Genova, come soprattutto si evince dalla diversa attenzione rivolta ai quartieri della città e, ad esempio, dalla redistribuzione dei fondi del PNRR, si stia muovendo a due velocità diverse, lasciando in fondo alla fila il nostro amato quartiere.

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