Gazzettino Sampierdarenese

Il mensile di San Pier d'Arena online

“San Pier d’Arena da piccolo borgo a grande centro urbano ed ora quale nuovo modello di città?”: il convegno del 9 ottobre al CCBur

Ott 12, 2023

Lunedì 9 ottobre nell’auditorium del Centro Civico G.Buranello si è svolto il convegno sul tema: “San Pier d’Arena da piccolo borgo a grande centro urbano ed ora quale nuovo modello di città?” organizzato dal Gazzettino Sampierdarenese insieme alle “Officine Sampierdarenesi-Gianfranco Angusti”. A questo convegno, sono stati invitati cittadini, commercianti, politici, tecnici, istituzioni, associazioni e comitati civici e quanti hanno a cuore il futuro di San Pier d’Arena. La partecipazione è stata numerosa e non ha deluso le aspettative degli organizzatori che consideravano il convegno fondamentale per il dibattito che riguarda la trasformazione di San Pier d’Arena in un centro urbano innovativo e sostenibile e l’occasione per una serata di riflessione e collaborazione alla scoperta di una San Pier d’Arena in continua evoluzione e per proporre inoltre soluzioni per il rilancio della “Piccola Città”. Nell’auditorium del Centro Civico G. Buranello, notevole è stata la presenza dei sampierdarenesi e tra di loro: Pietro Piciocchi, vicesindaco di Genova, Lorenzo Basso, senatore della Repubblica, Stefano Anzalone, consigliere Regione Liguria, Luigi Sessarego, tecnico dei trasporti, Francesca Passano, architetto della Soprintendenza, Pippo Rossetti, consigliere della Regione Liguria, Monica Russo, Cristina Lodi e Fabio Ceraudo consiglieri del Comune di Genova, Michele Colnaghi, presidente del Municipio Centro Ovest ed alcuni dei membri del consiglio municipale. 

Il convegno presentato e condotto impeccabilmente da Stefano D’Oria del Gazzettino Sampierdarenese è iniziato con l’esposizione di Andrea Sinisi di “Officine Sampierdarenesi-Gianfranco Angusti” che così si è espresso: “San Pier d’Arena sta vivendo un momento molto delicato della sua storia, si trova in equilibrio precario tra due scenari, da una parte una situazione di stallo con un quartiere che va avanti per inerzia, con tutti i suoi problemi e dall’altra un quadro peggiorativo con la minaccia del dislocamento dei depositi chimici di Superba e di Carmagnani da Multedo a Ponte Somalia e con in arrivo nuove servitù infrastrutturali”.

Poi è passato all’analisi della storia di San Pier d’Arena, da piccolo borgo a grande centro urbano, quando a metà degli anni ’60 arrivò a superare i 70.000 abitanti, per arrivare agli anni ’70 quando purtroppo iniziò un processo diametralmente opposto cioè un declino socio economico molto importante che è arrivato fino ai giorni nostri. Ha poi proseguito, cercando di approfondire le cause del declino e del degrado, per passare successivamente alle proposte per il futuro in termini di rigenerazione, di riqualificazione e di rilancio e anche per cercare di porre rimedio al grave danno di immagine subito da San Pier d’Arena. Per poi arrivare alle seguenti conclusioni: “Siamo partiti evidenziando la situazione precaria in cui si trova oggi San Pier d’Arena che si trova in disequilibrio tra una fase di stallo ed un quadro futuro peggiorativo, con nuove servitù infrastrutturali in arrivo, ma anche dalla consapevolezza della nostra storia e del ruolo che ha San Pier d’Arena, non solo per Genova ma per tutta la Liguria e per l’Ovest italiano. Premesso ciò, questo convegno è stato voluto e proposto anche nell’ottica di creare un’occasione per riaccendere ed alzare il livello di dibattito sulla nostra città, andando a toccare temi strategici come le infrastrutture, il rapporto città – porto, l’urbanistica e la rigenerazione urbana, con i conseguenti risvolti sociali ed economici. Un dibattito che però non deve essere fine a sé stesso, come è successo negli ultimi vent’anni. È fondamentale stimolare il completamento e la nuova realizzazione di importanti interventi di mitigazione delle servitù infrastrutturali, di rigenerazione urbana, interventi trasformativi propedeutici al miglioramento dell’immagine ampiamente compromessa del nostro quartiere, della qualità di vita dei residenti, insomma…creare le condizioni per un nuovo modello di città, una nuova San Pier d’Arena. Il nostro obiettivo è quello di riaccendere il dibattito su questi temi e mettere in moto qualcosa ad alto livello, ma partendo dal basso dai residenti che non si fermano alla protesta, ma osano nella proposta. Spingere l’amministrazione centrale a risollevare San Pier d’Arena perché Genova senza San Pier d’Arena non va da nessuna parte. Il quartiere fieristico è stato ridisegnato da Renzo Piano, perché non viene realizzato un Blueprint anche per il centro ovest? Non solo un restyling, ma un vero e proprio riassetto urbanistico a 360 °. Qualità dell’abitare e servizi devono essere la parola d’ordine nel ridisegnare un territorio che, ripeto per l’ennesima volta, consapevole del suo ruolo all’interno della città, merita rispetto e ha una dignità”.

A seguire si è avviato un confronto tra politici, residenti e rappresentanti di associazioni locali al fine di analizzare gli sviluppi storici e presenti del quartiere e cercare di delineare una visione comune per il futuro della città, ma si è parlato prevalentemente dal punto di vista politico. L’obiettivo principale era invece, come è stato detto prima, affrontare temi cruciali come l’evoluzione delle infrastrutture, il rapporto sinergico tra città e porto, la rigenerazione urbana e le potenzialità socioeconomiche sfruttabili per lo sviluppo della comunità. Considerata l’enorme importanza dell’argomento, gli organizzatori si sono resi disponibili ed hanno proposto di organizzare un dibattito “senza limiti di tempo” con la presenza di tutti i soggetti interessati, ragion per cui si è raggiunto l’accordo che questo convegno sarà il primo di una serie di incontri e di confronti da programmare nel tempo. In chiusura della serata è intervenuta Barbara Barroero, presidente di “Officine Sampierdarenesi-Gianfranco Angusti” che ha voluto ricordare con parole di amore, di gratitudine e di infinita stima Gianfranco Angusti scomparso recentemente. Ci siamo resi conto di non avere più con noi un grande uomo e un vero amico, lo abbiamo perso noi, lo ha perso San Pier d’Arena
Gino Dellachà

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.