È terminata in un tripudio generale con tutti i componenti lo spettacolo, orchestra compresa sul palcoscenico, ed il pubblico in piedi a rendere omaggio ai protagonisti de L’Elisir d’amore, andato in scena al Teatro Carlo Felice. In una di quelle serate magiche, ahinoi sempre più rare, se l’intenzione era quella di ricordare e celebrare Emanuele Luzzati, a dieci anni dalla scomparsa, si può pienamente affermare che lo scopo è stato raggiunto. Grazie ad uno spettacolo delizioso, ad onta delle sue tredici primavere, con le scene del Maestro che, viste e riviste, non mancano mai di deliziare donando ogni volta sensazioni non da poco. Come in un puzzle ogni componente rasenta la perfezione: dalla fresca ed intrigante regia di Filippo Crivelli, splendido giovanotto quasi nonagenario, ai coloratissimi costumi di Santuzza Calì, esaltati dalle efficaci luci di Luciano Novelli. In tale contesto la parte musicale non poteva essere da meno, suggellata da una grande prestazione di Francesco Meli e Serena Gamberoni, innamorati sulla scena come nella vita: il primo, nonostante una pregressa indisposizione ha delineato un Nemorino da antologia, giungendo a concedere generosamente il bis nella “furtiva lacrima”, fortemente richiesta dal pubblico. Serena Gamberoni è stata una splendida Adina che ha coniugato una gran bella voce ad una notevole interpretazione temperamentale. Di gran spessore il Dulcamara di Roberto De Candia, credibilissimi Federico Longhi (Belcore) e Marta Calcaterra (Giannetta). Ottima la prova dell’Orchestra diretta da Daniel Smith, così come la prestazione del Coro. L’Elisir d’amore sarà replicato martedì 21 marzo (15.30) – mercoledì 22 (20.30) – sabato 25 (15.30) – domenica 26 (15.30) – martedì 28 (20.30).
gb
Anche questo pomeriggio la magia dell ‘elisir ha incantato il carlo felice. La famiglia meli (pargoli compresi) k’ha fatta da padrone.
Spettacolo undimenicabile,grande cast!!