Sant’Agostino della Cella, appuntamento ormai consolidato sul territorio del Municipio II Genova Centro Ovest, si presenta quest’anno alla sua settima edizione. Nel corso dei giorni che caratterizzeranno questo evento – dal 9 al 17 novembre – saranno ricordati i trecento anni del distacco della Sacra immagine di Cristo portacroce, dipinta tra il XVI e il XVII secolo da un soldato fiammingo sulla parete di un muro, in vicinanza dei primi rastelli della Lanterna: proprio quest’ultima sarà la meta della “camminata cittadina” di quest’anno, dove i partecipanti saranno accolti e guidati con simpatia e amicizia dagli Amici della Lanterna. Sempre in tema di percorsi a piedi, “Sampierdarenando” ci porterà, attraverso un percorso urbano, alla scoperta delle torri medievali presenti sul nostro territorio. Quest’anno sarà anche l’occasione per parlare in modo approfondito del “Cammino delle Spoglie di Sant’Agostino” ed evidenziare come San Pier d’Arena, la chiesa della Cella e altri siti agostiniani genovesi siano parte integrante di percorsi collinari e cittadini d’interesse storico e artistico. Con le isole Orcadi, nella Scozia del nord, usciremo dai confini nazionali per andare a scoprire cosa lega la Cappella italiana di Lamb Holm alla nostra chiesa di Santa Maria della Cella. L’architetto Giovanni Battista Varese ci aggiornerà su nuovi possibili interventi di restauro e ipotesi di progetti futuri che potrebbero interessare la chiesa della Cella, mentre la conferenza della dottoressa Paola Martini ci porterà ad approfondire la conoscenza di un pittore del barocco genovese, Gio Raffaele Badaracco. La musica classica è un altro fiore all’occhiello di Sant’Agostino della Cella che vedrà esibirsi sia virtuosi del violino, qual è il Mo. Marco Mascìa, sia il De Musica Ensemble che per l’occasione sarà nella configurazione di trio con strumenti a fiato: Arianna Musso al flauto, Lorenzo Tedone al clarinetto, Luigi Tedone al fagotto. Le parole di Sant’Agostino saranno come sempre presenti; di queste se ne faranno portavoce Padre Eugenio Cavallari (OAD) e padre Vittorio Sartirana (OSA). Ovviamente non mancheranno altri momenti di incontro e le visite guidate su temi e percorsi sempre diversi di storia, arte e architettura del complesso ecclesiastico della Cella.
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Mirco e Rossana