Da lunedì 25 maggio Aster ha iniziato le operazioni per consentire l’apertura ai cittadini delle spiagge libere genovesi con l’obiettivo di aprirne il più possibile già a partire da sabato 30 maggio. Sergio Gambino, consigliere con delega alla Protezione civile, ha dichiarato: ”L’alternativa era quella di tenere le spiagge chiuse, con queste operazioni riusciremo invece a garantire un’estate bella e sicura per turisti e genovesi. Mi appello a tutti i cittadini affinché continui la collaborazione con le istituzioni, com’è stato finora, per tutelare la salute di tutti”. A occuparsi della gestione degli ingressi saranno i volontari di varie associazioni, alle quali sarà riconosciuto un contributo economico. Il Comune lancia un appello ai volontari interessati ad aiutare la gestione delle spiagge: chi volesse può candidarsi inviando una mail a coordvolontariato@comune.genova.it. Si potrà accedere a 27 spiagge sul territorio comunale attraverso 39 accessi presidiati in maniera fissa da volontari. La Polizia locale assicurerà controlli dinamici per far rispettare queste norme. Quando si raggiungerà il limite dei posti disponibili, sarà bloccato l’accesso fino a quando i posti non saranno liberati. Il Comune sta anche mettendo a punto una App che, in tempo reale, indicherà i posti disponibili in ogni spiaggia. Ecco come funzionerà il sistema degli accessi controllati. A ogni nucleo famigliare – fino a 4 persone – sarà dato un numero, corrispondente al posto assegnato in spiaggia attraverso sacchi di sabbia numerati. I sacchi sono posizionati al fine di garantire una distanza minima tra ombrelloni di tre metri e assicurare uno spazio di dieci metri quadrati a nucleo famigliare. Non ci saranno recinti, ma ogni famiglia avrà gli spazi necessari per poter garantire il rispetto del distanziamento minimo. L’area delimitata dai segnaposto corrisponderà ai due terzi circa della spiaggia, un terzo invece sarà destinato a persone singole o coppie senza ombrellone, che dovranno osservare la regola della distanza di 1,5 metri tra un asciugamano e l’altro. Alcune spiagge, le più piccole, non saranno suddivise: resta la regola della distanza minima di 1,5 metri tra un asciugamano e l’altro.
Fulvio Majocco