Di tanto in tanto pubblichiamo foto come questa, simbolo di un malcostume generalizzato, dato che le lagnanze dei cittadini non si contano più. La gente spessissimo si rivolge a noi con un senso di rassegnazione, chiedendoci di fare qualche cosa, di intervenire, di protestare e noi non possiamo fare altro che scrivere sul nostro giornale appelli come questo. Mobili e materassi abbandonati ovunque, con alcuni siti molto gettonati, segno evidente che gli incivili hanno capito come in certe zone non esista alcuna vigilanza. Sappiamo bene come il fenomeno sia abbastanza generalizzato e che le cause vadano ricercate prima di tutto nel malcostume dei cittadini i quali potrebbero chiamare AMIU per il ritiro gratuito degli ingombranti, ma questo servizio viene erogato solamente a chi è in regola con il pagamento della TA.RI. quindi chi non ha adempiuto si ritiene libero di abbandonare le cose alla chetichella. C’è poi l’alto numero di “trasportatori” abusivi che reclamizzano il facile sgombero di appartamenti, cantine, box. Moltissimi di costoro agiscono totalmente in nero, per cui quello che raccolgono viene in parte riciclato in mercatini semi nascosti, il resto si abbandona in siti defilati o nottetempo anche nelle vie principali come via Cantore e altre. Quali siano le cause poco importa in fondo. Il risultato è una città sporca, indegna del suo nome e delle sue tradizioni. Va detto chiaramente, a prova di qualsiasi smentita, che basta oltrepassare la zona di Dinegro e andare verso il centro per notare come il panorama urbano migliori nettamente, sino ad arrivare a zone da sempre privilegiate (Centro e Levante) nelle quali ogni intervento è sempre più rapido per non dire immediato. Lo stesso dicasi per i faraonici piani con grandi nomi al seguito, esclusivamente dedicati a chi evidentemente paga le tasse con soldi migliori rispetto a quelli dei sampierdarenesi. Aspettiamo dunque i signori candidati che per la prossima campagna elettorale ci verranno a fare le solite e “convincenti” promesse per risanare, migliorare, progredire, ecc. Li porteremo a fare un bel “rumenta tour” per le nostre vie defilate e principali, dopodiché continueremo a rompere le scatole, tanto non ci arrendiamo.
Pietro Pero