Beh, decisamente era da tempo che non assistevamo ad una notevole manifestazione di dissenso al Teatro Carlo Felice: ciò è accaduto l’altra sera al termine della prima rappresentazione (peraltro musicalmente splendida…) di “Norma” di Vincenzo Bellini, penultimo titolo di questa brillante stagione d’opera. Durante la passerella finale dove il numeroso pubblico ha entusiasticamente e a lungo applaudito gli interpreti, ben altro trattamento veniva riservato, da una parte dello stesso, ai responsabili della messa in scena, contestando le scelte registiche, scenografiche e coreoutiche, che poco si integravano con la sublimità musicale dell’opera. Infatti, in una scena nuda (quasi inesistente) costituita da un piano inclinato, si susseguiva tutto un campionario di nefandezze umane, nel contesto delle atrocità di una guerra non molto lontana da noi… Una scelta che, anche a nostro avviso, poco aveva a che fare con questa soave partitura belliniana. Di diverso avviso la parte musicale: con abile ed approfondito studio, superba la direzione e concertazione a cura di Riccardo Minasi che, con l’obiettivo di mettere in luce tutte le possibilità di estensione vocale dei protagonisti, ha affidato il ruolo delle protagoniste a due mezzosoprano: Vasilisa Berzhanskaya (Norma) e Carmela Remigio (Adalgisa), entrambe superbe per voce ed intensità. Perfettamente nel ruolo Stefan Pop (Pollione) e Alessio Cacciamani (Oroveso). Nella rappresentazione successiva, il direttore con opportuni aggiustamenti nell’orchestrazione, nei ruoli principali femminili, si avvaleva di due voci sopranili: Gilda Fiume (Norma) e Anna Dowsley (Adalgisa) con Antonio Corianò, efficacissimo Pollione, sempre in un contesto altamente qualitativo. Anche nella seconda serata prolungati applausi, la contestazione era ormai alle spalle…
Repliche: venerdì 5 maggio, ore 20.00 – sabato 6, ore 15.00 – mercoledì 10, ore 20.00 – giovedì 11, ore 20.00
gb