Gazzettino Sampierdarenese

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Depositi chimici a Ponte Somalia: bocciato il progetto di Superba

Set 2, 2023
Genova, ponte Somalia. deposito autovetture

A febbraio, Superba aveva presentato alla Regione Liguria il Procedimento di verifica di assoggettabilità alla VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), relativo all’intervento denominato “Progetto di delocalizzazione del deposito di Superba s.r.l. di Genova presso Ponte Somalia”, questo allo scopo di stabilire se il progetto potesse causare impatti ambientali significativi e negativi e se dovesse quindi essere sottoposto al procedimento di VIA. 

A marzo il Dipartimento ambiente e protezione civile della Regione Liguria aveva richiesto, su ben 22 punti ritenuti critici, precisazioni e ulteriori chiarimenti sul documento di Superba, sia sotto il profilo dell’ambiente e della sicurezza, sia per quanto riguardava la posizione e la partecipazione di Carmagnani. Entro i termini stabiliti di quindici giorni, Superba aveva inoltrato la documentazione integrativa richiesta e da quel momento erano scattati i 30 giorni previsti dalla normativa, con scadenza il 3 giugno, per presentare da parte di enti, sindacati, operatori portuali, associazioni, comitati e semplici cittadini che hanno giustamente a cuore il problema, osservazioni al progetto di Superba, in attesa che venisse deciso di procedere o meno alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). 

Gli uffici regionali preposti, esaminata tutta la documentazione, non si erano pronunciati ufficialmente sul trasferimento di Carmagnani e di Superba a Ponte Somalia e a giugno la Regione Liguria si era rivolta al Ministero, richiedendo una valutazione in merito “al fine di garantire al procedimento, la corretta attribuzione di competenza”. Il ministero si era pronunciato affermando che la VIA è di competenza statale, precisando che “si ritiene che lo svolgimento del procedimento di impatto ambientale sul progetto in oggetto rientri tra le competenze del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che dovrà esaminare il progetto stesso”. In conseguenza a ciò l’iter per il trasferimento da Multedo a Ponte Somalia dovrà inevitabilmente ripartire da zero e si allungheranno inevitabilmente i tempi dello spostamento dei depositi chimici di Carmagnani e Superba.

Nel frattempo il tormentato iter del progetto relativo al dislocamento dei depositi petrolchimici da Multedo a Ponte Somalia ha subito anche un secondo stop – e di che portata – perché il 30 agosto il CTR Comitato Tecnico Regionale, presieduto dal direttore regionale dei vigili del fuoco Claudio Manzella e composto da Vigili del fuoco, Capitaneria di porto, Arpal, Asl, Inail, Comune di Genova e Regione Liguria ha espresso con voto unanime, parere contrario al rilascio del nullaosta di fattibilità per il progetto relativo al trasloco di Superba e Carmagnani (decisione ratificata con un numero di protocollo 16.733) secondo quanto è stato comunicato, per gravi carenze in materia di sicurezza. Le motivazioni che hanno portato il Comitato a esprimersi con una bocciatura sono state comunicate a Superba che al momento è l’unico soggetto promotore del progetto di trasferimento da Multedo dei suoi impianti e di quelli di Carmagnani, avendo inoltrato da sola l’istanza a Palazzo San Giorgio per la concessione di Ponte Somalia. Il CTR ha concesso a Superba 10 giorni di tempo per rispondere e per eliminare le carenze evidenziate o in alternativa modificare il progetto e quindi poter ottenere il via libera a procedere.

Il CTR, massimo organo regionale, avente titoli e competenze per esprimersi in materia di sicurezza ha emesso il suo giudizio, a conclusione di un lungo procedimento istruttorio durato circa 8 mesi (solitamente il tempo fissato per questa pratica è quattro mesi più due). Al momento la decisione del CTR rappresenta un punto chiave in questa vicenda infinita, anche se non è e non sarà l’ultimo atto. Pertanto, la comunicazione del CTR così dispone: 

“Ai sensi dell’art.10 bis della legge 241/ 90, il richiedente può presentare osservazioni, eventualmente corredate da documenti, al fine di superare i motivi ostativi evidenziati ed elencati dal CTR, entro 10 giorni dal ricevimento della presente. 

Come annunciato in sede di riunione, entro tale termine, pertanto, codesta Società dovrà dimostrare, attraverso i propri professionisti di fiducia l’infondatezza delle criticità sollevate. 

Si sottolinea che il parere negativo si riferisce al progetto presentato e non riguarda l’opportunità di delocalizzare l’attuale stabilimento di Genova Multedo presso Calata Somalia, nel Porto di Genova, attività le cui valutazioni non rientrano tra i compiti dei Comitati Tecnici Regionali di cui all’art. 10 del Decreto Legislativo n. 105/2015”.

Gino Dellachà

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