Gazzettino Sampierdarenese

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Fedora, l’eleganza in scena

Ott 10, 2023

Tempo d’autunno: con le prime foglie che cadono e gli ultimi giorni in spiaggia, si registra la ripresa delle attività teatrali dopo la pausa estiva. Anche i templi della lirica, uno dopo l’altro, alzano il sipario sui loro cartelloni. Così riprende a pieno ritmo l’attività del melomane-tipo sempre alla ricerca dello spettacolo da ricordare. Così è stato anche per noi per la prima “trasferta autunnale” al Teatro Municipale di Piacenza, dove abbiamo assistito ad una pregevolissima rappresentazione di “Fedora” di Umberto Giordano. Tratto dall’omonimo testo letterario di Victorien Sardou, su libretto di Arturo Colautti, questo splendido drammone a tinte fosche vide la sua prima rappresentazione al Teatro Lirico di Milano il 17 novembre 1898, ottenendo favorevolissimi consensi. “Fedora” ebbe molto successo anche fuori dall’Italia, in particolare a Parigi, e viene considerato il lavoro più riuscito del compositore dopo l’Andrea Chenier. Del nuovo allestimento in coproduzione tra il Teatro Municipale di Piacenza e il Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena abbiamo apprezzato la perfetta confezione dello spettacolo: dalla sapiente mano di Pier Luigi Pizzi, autentico Maestro d’eleganza, nel curare la regia, le scene e i costumi ad una parte musicale di notevolissimo spessore. Di grande personalità la direzione di Aldo Sisillo, autentico trascinatore dell’Orchestra Filarmonica Italiana, così come la prova del Coro del Teatro Municipale di Piacenza, diretto da Corrado Casati. Ottimo il cast dove si mettevano in evidenza Teresa Romano, un’intensa, dolente e drammatica Fedora, al pari di Luciano Ganci, un’ottimo Loris da annoverare tra i “grandi” in questo ruolo. Doveroso menzionare la generosa prova di Simone Piazzola che, seppur indisposto, offriva un De Siriex di tutto rispetto. Completavano la locandina: Yuliya Tkachenko (Olga), Vittoria Vimercati (Dimitri), Isabella Galli (il piccolo savoiardo), Paolo Lardizzone (Desiré), Saverio Pugliese (Rouvel), William Carrò (Cirillo), Gianluca Failla (Borov), Viktor Shevchenko (Gretch), Valentino Salvini (Lorek), Neven Stipanov (Nicola), Lorenzo Stivelli (Sergio) Giovanni Dragano (Michele) e Ivan Maliboshka (Boleslao), tutti perfettamente all’altezza di questa ottima rappresentazione lungamente applaudita dal numeroso pubblico presente. (foto di Gianni Cravedi)

gb

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