Gazzettino Sampierdarenese

Il mensile di San Pier d'Arena online

Quattro milioni di euro per il “baraccone del sale”! E per gli altri edifici pubblici abbandonati?

Nov 4, 2015

baracconeCome potete leggere nel comunicato stampa inviato oggi dal presidente del Municipio Centro Ovest, Franco Marenco, con 22 voti favorevoli, 11 astenuti e 3 contrari, il Consiglio Comunale ha approvato il 3 novembre l’acquisizione e il recupero del “Baraccone del sale” di via San Pier d’Arena. L’acquisizione dal Demanio da parte del Comune di Genova dei magazzini è gratuita, in base alla legge demaniale, con un investimento da parte dell’amministrazione Pubblica, nei prossimi dieci anni, di quattro milioni di euro che serviranno per la ristrutturazione dell’edificio, attuale sede del centro sociale “Zapata” e della Bocciofila “Bottino”, e al recupero delle aree circostanti. Un altro investimento su San Pier d’Arena che va a sommarsi con i tanti altri che hanno riguardato il territorio in questi ultimi anni e che, purtroppo, non hanno avuto un buon esito. In un articolo di Gino Dellachà dal titolo “Edifici pubblici a San Pier d’Arena che incredibile abbandono!”, pubblicato sull’ultimo numero del Gazzettino Sampierdarenese, ora in edicola, si può leggere un’interessante analisi sul patrimonio immobiliare del Comune, e quindi pubblico, lasciato nel degrado più assoluto. Tra le strutture pubbliche analizzate si parla dell’ex Biblioteca “Gallino” di via Cantore, dell’area ex Enel di via Pacinotti, del Mercato ovo-avicolo del Campasso, dello Scaniglia Tubino e del Palazzo della Fortezza. Ora, pur apprezzando la buona volontà da parte del Comune di investire denari su San Pier d’Arena, ci chiediamo non sarebbe più giusto spendere su progetti già avviati e sui quali, nel recente passato, si erano già spese centinaia di migliaia di euro, piuttosto che mettere soldi su nuovi progetti? Ci chiediamo: quali sono i motivi di queste scelte? Non sarebbe più semplice fare meno progetti nuovi e lavorare su quello che già era stato progettato in un recente passato? Forse non siamo esperti di economia politica e di investimenti pubblici ma abbiamo ancora gli occhi per vedere i tanti “monumenti al degrado” che ci sono a San Pier d’Arena.
Stefano D’Oria

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