Gazzettino Sampierdarenese

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Piazza Settembrini: addio ad un “salottino”?

Lug 8, 2016

Piazza Settembrini

Era stata definita “il salottino di San Pier d’Arena”, ma ora giace in uno stato davvero pietoso, un vero e proprio bivacco con panchine “proprietà” di gruppi etnici diversi o a sbandati vari che vi hanno eletto residenza diurna e spesso notturna. La stagione calda sta facendo emergere quanto i cittadini del gruppo “amici di Piazza Settembrini”, il C.I.V. ed altre associazioni hanno denunciato a gran voce da molto tempo. E’ sufficiente passare e gettare uno sguardo per capire come la gente di San Pier d’Arena giri ormai alla larga da quella che è stata per molti   decenni un’oasi di pace, specialmente in estate. Le due panchine più vicine a via Rela sono occupate in permanenza da immigrati nigeriani, che non si limitano a stazionarvi costantemente, ma  discutono, cantano e fanno musica anche sino alle ore piccole della notte. Altre due panchine appaiono dominio di ecuadoriani ed altri latino americani, mentre le restanti sono contese tra sbandati vari, tossicodipendenti “storici” e alcuni “clochard”. Una vera polveriera a cielo aperto.C’è da augurarsi che non sorgano contrasti tra questi gruppi, il che trasformerebbe il degrado in battaglia, come già succede nel centro storico di Genova. E i residenti? Sono alla disperazione. Non si dorme più e le chiamate alla Polizia Municipale o alle altre forze dell’ordine ottengono solo qualche sporadico intervento, dopodiché tutto ritorna come prima, se non peggio. Chi deve provvedere e come? Certo non è un reato sedere su una panchina, ma se nessuno mai identifica costoro e verifica se sono in regola con i permessi, come e dove trovano i fondi per catene d’oro e telefonini ultimo modello visto che all’apparenza non hanno problemi di soldi, ecc. allora siamo allo sbando. Spaccio? Sfruttamento della prostituzione? Altri reati?  Questi non appaiono poveri che sfuggono da guerre o persecuzioni, ma personaggi ben pasciuti che ora sono anche tracotanti e sempre più prepotenti. E’ giusto tollerare tutto ciò? E’ giusto che i residenti siano assediati in questo modo? La risposta appare ovvia, ma ad essa non sembrano corrispondere adeguati provvedimenti. Si sta cercando di recuperare, almeno per alcune ore, la piazza Settembrini alla sua vocazione di “salottino”, ma quanta fatica! Nel corso di questo mese, a partire dalla sera di giovedì 14 luglio, ci saranno diverse iniziative folkloristiche, con canti genovesi ed altre belle esibizioni di gruppi e cori, ma il rischio è che si tratti del tentativo di spegnere un incendio usando un cucchiaino d’acqua. Piazza Settembrini va salvata, va difesa, va recuperata ad ogni costo. Se ciò avverrà, forse persino gli stranieri collaboreranno e si divertiranno con noi, ma se si continua così dovrà essere cancellata la toponomastica attuale e la si dovrà definire “terra di nessuno”, oppure “non entrate in quella piazza!” così chi per sbaglio passasse di lì cambierà subito direzione.

Pietro Pero

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