Gazzettino Sampierdarenese

Il mensile di San Pier d'Arena online

Ecco il piano di interventi del Comune per San Pier d’Arena ed il Campasso

Ago 30, 2016
ph.fabio bussalino
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Riceviamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Genova e dal portavoce del sindaco Doria, Fulvio Fania, e pubblichiamo volentieri, con l’auspicio di una San Pier d’Arena che possa tornare ai “fasti” antichi…

Un articolato e organico piano di interventi per riqualificare il territorio e per rendere più vivibili i quartieri di San Pier d’Arena, Campasso e Certosa.
I progetti sono stati approvati dalla Giunta comunale nella seduta di questa mattina e saranno sottoposti all’esame del Governo per ottenere una parte dei finanziamenti che lo Stato ha messo a disposizione degli Enti locali con il “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città Metropolitane e dei Comuni capoluogo di provincia”.
Il piano finanziario “genovese” prevede un investimento totale di più di 24 milioni di euro, 18 dei quali dovrebbero arrivare dal Governo mentre la restante porzione (più di 6 milioni, pari al 25% della cifra finale) sarà in parte coperta con un co-finanziamento stanziato dall’Amministrazione comunale.
Dal recupero degli ex Magazzini del Sale (nella foto di Fabio Bussalino) a Sampierdarena alla demolizione dell’ex biblioteca Gallino e relativa sistemazione dell’area a piazza pubblica, dalla sistemazione del Chiostro della Certosa alla trasformazione dell’ex mercato ovo avicolo del Campasso, dalla riqualificazione del mercato e di piazza Tre Ponti a quella del Centro Civico Buranello e delle arcate ferroviarie, il Comune di Genova ha messo in campo – grazie alla progettualità dei propri uffici tecnici e in raccordo con il Municipio – una serie di importanti progetti per il decoro urbano e per la riappropriazione di spazi pubblici che saranno destinati all’utilizzo da parte della popolazione. Tra i disegni presentati al Governo anche l’intervento conservativo dei locali al piano terra della cosiddetta “Fortezza” di Sampierdarena, l’ampliamento dell’infrastruttura in fibra ottica in Valpolcevera e il disegno di fattibilità per la moderazione del traffico dell’isola ambientale a Sampierdarena.
Tutta l’area è già interessata da progetti di riqualificazione del P.O.R.2007-2013, relativi a viabilità ed edifici istituzionali. Con questi nuovi interventi l’obiettivo è innescare un processo di riqualificazione complessiva. La proposta mira infatti a recuperare contenitori di valenza architettonica, oggi abbandonati, per un utilizzo pubblico attraverso un processo partecipativo condotto dai Municipi, e ricostruire un’identità di quartiere grazie all’offerta di servizi innovativi.
I progetti vogliono anche potenziare servizi e funzioni attrattive e riqualificare le strutture dei mercati per contrastare i problemi di marginalità e migliorare la sicurezza.
La soluzione di criticità ambientali, il recupero della memoria e il rafforzamento dei servizi intendono generare anche un processo di rivitalizzazione economico, sociale e culturale.
“Abbiamo scelto – afferma il sindaco Marco Doria – di concentrare la proposta del Comune per l’accesso a fondi statali in un’unica area della città, quella che comprende Sampierdarena e Certosa, nei Municipi Centro Ovest e Valpolcevera. Gli interventi progettati, nel loro insieme con quelli già in corso, possono contribuire a rilanciare quella porzione di città migliorandone la vivibilità e la qualità urbana. Accanto all’aspetto strutturale, questi progetti rivelano una valenza sociale. Voglio ringraziare i tecnici e gli uffici del Comune: innanzitutto perché ogni volta che si apre la possibilità di consistenti finanziamenti nazionali, il Comune di Genova non si fa trovare sprovvisto di progettazioni; inoltre perché, per selezionare, completare e dettagliare le proposte che presenteremo ora al Governo, nei tempi strettissimi che ci erano concessi, diversi tecnici dell’Amministrazione hanno sacrificato il loro periodo di ferie. Aggiungo che gli interventi proposti dal nostro Comune sono coerenti e si completano con quelli progettati, con altrettanta solerzia, dalla Città Metropolitana per i territori confinanti”.
“Questo piano – dichiara l’assessore ai lavori pubblici e rapporti con i Municipi, Giovanni Crivello – spero ci possa consentire di realizzare interventi molto importanti e molto attesi dalla popolazione. Si tratta di lavori complessi e necessari che contribuiranno a rendere più vivibili i quartieri, a far crescere, ci auguriamo, il senso di comunità e a risolvere alcuni problemi che i residenti hanno più volte evidenziato. Mi piace ricordare – conclude l’assessore – il coinvolgimento dei Municipi, imprescindibile presidio di dialogo con la cittadinanza”.

Palazzo Grimaldi la “Fortezza”
Storica dimora nobiliare del ‘500, acquistata nel 1924 dal soppresso Comune di Sampiedarena, parzialmente danneggiata dai bombardamenti, fu restaurata e adibita a scuola e fino al 2006. Oggi è inutilizzata, sebbene le condizioni non siano ancora compromesse. Il recupero dell’edificio è coerente con la recente pedonalizzazione dell’ambito delle ville. Viene recuperato il piano terra e gli esterni, per i piani superiori viene approvato un avviso per la concessione del bene a privati che si assumeranno anche il completamento del restauro interno.

Mercato e piazza Tre Ponti
La piazza era parte dei giardini di villa Fortezza, tagliati a metà dalla ferrovia nel 1850 e ciò implica una progettazione urbanistica organica. Il mercato risale al 1938, ma nel 1970 venne pesantemente rimaneggiato e racchiuso in un involucro con i banchi chiusi e privi di visibilità dall’esterno. Il progetto consolida la vocazione commerciale con una soluzione che recupera la tettoia più defilata, realizzando una struttura trasparente, dimensionata sugli operatori attuali. Prevede inoltre una nuova sistemazione qualificata degli spazi esterni, confermando la piazza come polo di valorizzazione

Centro Civico Buranello
E’ un edificio contemporaneo degradato, soprattutto al piano terra, che dovrebbe costituire il collegamento tra le vie Daste, pedonalizzata nell’ambito del POR, e Buranello che ha subito un restyling con l’allargamento dei marciapiedi. Situato nel cuore di Sampierdarena, ha una forte attrattiva, per motivi istituzionali (scuola, palestre e biblioteca) e per le attività culturali e aggregative gestite da soggetti del terzo settore. Il progetto rinforza questa vocazione rendendola più vivibile; i nuovi locali accoglieranno atelier per artisti, artigiani, grafici e l’asse centrale diventerà un percorso vitale

Ex deposito rimozioni forzate
L’opera propone la riqualificazione di un’area interna ad un isolato storico, adibita a parcheggio e coperta da una tettoria industriale, attraverso la demolizione del prefabbricato, una nuova pavimentazione e l’inserimento di alberature, funzionali a valorizzare il nucleo storico circostante e l’ottocentesco teatro comunale Modena.
Ex magazzino del Sale
Costruito dal genio militare sardo a metà Ottocento come deposito del sale, è diviso in due corpi con caratteristiche diverse; il corpo ovest è utilizzato da un centro sociale, la porzione est è sede del Club Petanque che ne usufruisce per campi da gioco. Il Municipio ha avviato un percorso di partecipazione per arrivare a proposte che valorizzino la zona e portino alla costituzione di un polo di servizi in un’area oggi teatro di numerose attività illegali.

Isola ambientale
Si prefigge di moderare il traffico, per maggiore sicurezza dell’ambiente urbano, multifunzionalità degli spazi pubblici e migliorare la qualità ambientale.

Fibra ottica
L’estensione della rete in fibra ottica mira a connettere tutte le utenze comunali, attrezzare punti di libero accesso alla cittadinanza (free wi-fi) e incrementare il livello di sicurezza con l’installazione di telecamere nell’area tra Sampierdarena e la Valpolcevera

Ex biblioteca Gallino
A seguito di approfondite analisi strutturali l’edificio è stato ritenuto inidoneo all’uso, in assenza di consistenti lavori di rinforzo, per cui si è stabilito di demolirlo e realizzare una nuova piazza pubblica.

Ex mercato Campasso
E’ un edificio ottocentesco di notevole mole, dismesso dagli anni ’80. Il progetto punta al recupero delle parti riconoscibili con ingenti demolizioni, da 41.000 a 12.000 mc, per realizzare un complesso ad uso misto, con scuola dell’infanzia e centro sportivo.
La proprietà è di SPIM SpA, società in house del Comune che ha sottoscritto un accordo per conferire l’immobile conservandone la destinazione pubblica per almeno 20 anni, fatta eccezione per il piano fondi che ospiterà un piccolo punto vendita a servizio del quartiere, oggi completamente sprovvisto di negozi.

Chiostro di Certosa
Obiettivo del progetto è il restauro del complesso monumentale risalente al 1297, con ricostruzione della parte crollata, con riuso di spazi per funzioni di tipo sociale e attività nuove da affiancare a quelle presenti.

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