Gazzettino Sampierdarenese

Il mensile di San Pier d'Arena online

Statistiche comunali: popolazione in ulteriore calo e invecchiata sempre più

Gen 13, 2017

Il quadro disegnato dalle ultime statistiche comunali è assai impietoso: continua il calo demografico a Genova. Nel (lontanissimo) 1971 eravamo 816.872 residenti, mentre allo scorso 30 settembre 2016 siamo rimasti 583.973, cioè la bellezza del 29% in meno nel giro di 45 anni. Nell’ultimo anno sono calate sia le nascite (-2,7%) che i decessi (-8,5%) il che significa semplicemente che chi resiste sono gli anziani, elemento che si commenta da solo in quanto a ottimismo…. In forte diminuzione i matrimoni (-8,3%) mentre gli scioglimenti crescono del 31,9%, altro segno (negativo) di fiducia e di speranza. E come si comporta la nostra municipalità Centro Ovest? Giudicate voi dai numeri. I residenti in totale (San Pier D’Arena più San Teodoro) ammontano a 64.846, cioè l’ 11,10% della popolazione genovese, e tra noi ci sono 10.991 stranieri (16,95%, quindi quasi 17 stranieri ogni 100 abitanti del Centro Ovest). L’età media qui da noi è 47 anni e ci sono ben 3800 anziani di 75 anni e oltre che vivono da soli.  La fascia di età più nutrita nel Centro Ovest è quella da 41 a 65 anni ed ammonta al 36,7% sul totale di 64.846 seguita da 25,5% degli over 65. In altre parole gli adulti e gli anziani sono il 62,2%. Solo il 23,6 è composto dalla fascia 18-40 anni e la pattuglia dei minori (0-17 anni) non supera il 14,2% di cui sicuramente molti sono figli di stranieri. Potremmo continuare ancora un pò, ma ci pare che i numeri siano fin troppo chiari: siamo vecchi, punto. Non è una gran scoperta lo sappiamo bene, e basta guardarsi intorno quando il tempo è buono e facilita le passeggiate: molti anziani, qualche adulto, sempre meno bambini e moltissimi cani, quelli si. L’argomento è assai dolente, ma occorre parlarne, anche se i correttivi dovevano essere presi molto tempo fa, quando le previsioni statistiche già indicavano tali scenari. Oggi appare tardi, ma non parlarne crediamo sia sbagliato. Speriamo almeno che chi deve prendere decisioni di qualsiasi tipo tenga sempre ben presenti i numeri sopra riassunti, e consideri che la famosa città “a misura d’uomo” va modificata in “a misura di anziano”, altrimenti marcherà sempre peggio.

Pietro Pero

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.