Anche per la Pasqua, come per il Natale ed altre importanti ricorrenze religiose, la nostra società consumistica attira l’attenzione di tutti noi verso acquisti, pranzi, viaggi e non potrebbe fare altrimenti, visto che chi governa dappertutto è il profitto. Chi desidera invece festeggiare davvero, cogliendo fondamentali occasioni per dare respiro alla sua anima, sa bene che fare. Ecco dunque un breve riassunto di quanto avviene nelle chiese cattoliche in questi giorni denominati “Triduo Pasquale”. Si inizia la sera del Giovedì Santo con la Messa “In Coena Domini” durante la quale si celebra solennemente l’istituzione dell’Eucarestia; subito dopo il Santissimo viene portato nell’altare della reposizione, erroneamente definito da molti anni “sepolcro”, dove i fedeli possono adorare il Sacramento e riflettere sull’immenso dono che Dio Padre ha voluto per noi, cioè Gesù Eucarestia sotto le specie del Pane e del Vino. Il pomeriggio del Venerdì Santo si celebra la solenne adorazione della Croce di Cristo e si medita sulla sua passione e morte per noi. Al termine i fedeli possono ricevere la Comunione e poi tutte le chiese restano senza Eucarestia sino alla grande Veglia della notte di Pasqua. Nella tarda serata di sabato si inizia sul sagrato delle chiese con l’accensione del fuoco e del cero pasquale, simbolo della luce di Cristo stesso, segue poi il bellissimo ed intenso annuncio della Pasqua dopodiché si da libero sfogo alle campane ed ai canti come segno della gioia per la resurrezione di Cristo. Ecco in sintesi quanto avviene ovunque nel mondo cristiano cattolico. Questo anno è assai speciale anche per altri motivi, cioè la coincidenza con la Pasqua ortodossa e quella ebraica (Pesach). Facile quindi augurarci che davvero questa Pasqua così diffusa porti anche quella pace che tutti desideriamo, prima di tutto nei nostri cuori, e poi nei luoghi più martoriati da guerre e tensioni. Papa Francesco ha già identificato un “obiettivo”: quello di chiedere la conversione vera dei produttori e commercianti di armi, immenso sperpero economico causa di incredibili e spesso perenni danni all’umanità. Come non essere d’accordo con lui? Buona Pasqua!
Pietro Pero
Io presto compio 83 anni ,ho capito che la malattia più brutta non è il cancro ma l’ignoranza .Purtroppo è una malattia che non conosce cura.
L’uomo dimentica cos’è la guerra
Si fa influenzare dai politici
Perché non si creino guerre, non si costruiscano armi.
Una volta ai tempi dei romani tenevano il popolo con i gladiatori, ADESSO COL PALLONE.