Gazzettino Sampierdarenese

Il mensile di San Pier d'Arena online

Libertà di espressione o stupidità sfrenata?

Apr 22, 2017

Benché assolutamente convinti che questo fenomeno sia inarrestabile, crediamo valga la pena di fare comunque qualche considerazione al riguardo. Inutile dilungarsi nei dettagli, basta lo sguardo. Non c’è arredo urbano, segnaletica, muro appena rifatto, gioco per bimbi e persino albero che siano indenni da qualche scritta il più delle volte assolutamente demenziale e fatta al solo scopo di vandalizzare quanto è “a posto” in  nome di un culto del disordine davvero satanico. Non esitiamo a definirlo così, essendo belzebù notoriamente nemico acerrimo del bene e del bello nonché dell’ordine. Esiste una vera e propria sindrome maniacale che consiste nello sfogare proprie frustrazioni su cose a disposizione così, solamente per rendere ostinatamente e nuovamente inguardabile anche ciò che è stato appena ripulito. Esistono poi i cosiddetti “writers”, cioè quelli che, ritenendosi artisti, ma di strada o dintorni, si considerano autorizzati a lordare con le loro “opere” qualsiasi superficie lo consenta, ed arrivano anche a pitturare malamente (non si dica “dipingere”, per favore!) carrozze ferroviarie, solo per esibire la propria fantasia e noncuranza della sensibilità degli altri. A onor del vero occorre dire che tra questi ultimi esistono anche ragazzi sicuramente dotati artisticamente, e può persino capitare che un disegno su una parete sia anche ben fatto e possa dispiacere cancellarlo, ma a nessuno dei “difensori d’ufficio” di questo vezzo viene in mente che tra i diritti di espressione, di cui si fanno paladini, esiste anche quello dei proprietari di un caseggiato a vedere la propria facciata intonsa dopo aver appena speso somme notevoli per farla ripristinare. Nessuno di questi cultori della “libertà” sembra rendersi conto dei costi sociali che questi vandali arrecano a tutti, se stessi compresi, dato che le risorse che continuamente si devono trovare per rimediare a tali scempi sono soldi che vengono tolti ad altri servizi indispensabili, quindi la “libertà” di qualcuno va a danno di tutti, compresi i “liberi”, che quando hanno bisogno di servizi sociali, ospedali ecc. subiranno come tutti le conseguenze (sia pure in minima parte, ma ci sono) dei loro vandalismi. Nel frattempo la fascia più debole della popolazione si sente rispondere che le risorse sono sempre più scarse, sicuramente per ben altre cause, ma se si facesse davvero il conteggio analitico di ore lavoro, materiali, perdita di quanto appena restaurato, ecc. forse a qualcuno si rizzerebbero le treccioline dalla vergogna. Tanto per fare un esempio, informiamo chi non ne fosse a conoscenza che l’onnipresente scritta “A.C.A.B.” è un acronimo dell’inglese “All Cops Are Bastard”, cioè “tutti i poliziotti sono bastardi”. Proprio un bel esempio di civiltà e rispetto per chi rischia la vita per la nostra sicurezza. Infine esistono anche le scritte carine, o quasi. Eccone due esempi, per sorridere. Il primo, nella stazione metro di De Ferrari: “marco, ti amo anche se puzzi!” ha scritto una ragazza davvero “cotta”, ed il secondo sulle panchine di largo Gozzano: “se cancelli, io riscrivo!”. Grazie dell’informazione; non era necessario che sottolineassi la tua stupidità… Infine ci farebbe tanto piacere sapere perché il discusso “dipinto” in via Daste, sul muro dell’Istituto delle Franzoniane, venga lasciato intonso, senza vandalismi. Che sia il profondo rispetto per un’opera che sicuramente passerà alla storia di San Pier D’Arena? Forse si, ma perché è davvero brutto, qualunque sia la soluzione della polemica che ha suscitato.

Pietro Pero

3 commenti su “Libertà di espressione o stupidità sfrenata?”
  1. BP
    Si può solo confermare che “la madre degli imbecilli è sempre incinta”… comunque, non se ne può più di tali idioti scribacchini! Che si sfogassero le loro cervellotiche repressioni e riempissero di scritte o graffiti le stanze della loro casa… con conseguenti calci là dove non batte il sole da parte del genitore!

  2. 10.000 euro per la pipì in strada perchè si configura il reato penale dell’atto osceno in luogo pubblico e non per la pipì in quanto tale: e mi fa ridere perchè il membro maschile è la cosa più disegnata in assoluto su muri, treni, ecc..*-/. Quindi, sempre a ragion di logica, non vedo perchè debba essere punito un orinatore e non un danneggiatore. Al deficiente (dal latino) autore del “se cancelli, io riscrivo”, posso solo dire che se le regole fossero diverse, si aggiungerebbe un bel “io ripulisco”, almeno…..

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