E’ stato posizionato nei giorni scorsi, su richiesta di alcuni cittadini subito accolta dal municipio; si tratta di un “totem” che avrà il compito di informare la popolazione sulle varie iniziative che vengono programmate. Il termine “totem”è divenuto ormai di uso corrente anche se sicuramente improprio, essendo nato, se non andiamo errati, tra gli indiani del nord america i quali definivano così una sorta di raffigurazione delle divinità in cui credevano. Oggi si definiscono così prevalentemente gli arredi urbani che hanno scopi pubblicitari o informativi. Speriamo dunque che la novità di largo Gozzano sia presto operativa, altrimenti dovremo mascherarci da Sioux e fare attorno ad essa una bella danza di guerra. Nel frattempo, manco a dirlo, c’è già la “firma” degli imbecilli che ne hanno sfregiato il lato destro, così, tanto per ricordarci che esistono gli stupidi, casomai lo avessimo dimenticato. Ci auguriamo infine che le informazioni siano aggiornate e non succeda come quei malinconici pannelli porta manifesti che si stagliano sulle cancellate di via San Pier d’Arena 34, sede del Municipio Centro Ovest. Vecchissimi avvisi semi-stracciati, proprio un bel vedere, che fa il paio con lo stato miserevole dei dintorni delle panchine poste proprio dopo il cancello per far sedere chi visita quella che dovrebbe essere la “casa” dei sampierdarenesi. Un vero letamaio di cartacce, parietaria a cespugli, bottigliette, cicche ecc. Se quello è il paradigma del resto della municipalità, allora è facile capire perché la gente sia così arrabbiata.
Pietro Pero
Gli imbecilli probabilmente non leggono il Gazzettino, speriamo che almeno lo leggano coloro che dovrebbero operare per far si che Sampierdarena non continui a essere recensita come “degradato quartiere”.
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Grazie Pietro e grazie Gazzettino. Mentre leggevo le prime righe pensavo “speriamo non lo vandalizzino”, manco a dirlo l’ho letto subito dopo. Sono d’accordo con Ferdinando: non leggono il Gazzettino ma penso non leggano nient’altro che i loro sfregi. Mi piacerebbe che fossero previsti percorsi di lavori socialmente utili ovviamente a fronte del fatto che gli stupidi siano individuati: credo che ogni deterrrente contribuirebbe alla combattere il degrado. Chiamarli imbecilli è troppo poco, c’è una sorta di deficit psichico con cui a volte nasci e di cui non sei responsabile. Per me sono stupidi, la responsabilità della loro inciviltà è tutta a loro carico.