Salvate il fico!

Fra pochi giorni inizieranno i lavori di demolizione della palazzina dell’ex biblioteca Gallino in via Cantore. Scelta obbligata per l’amministrazione pubblica che ha capito, dopo aver speso centinaia di migliaia di euro per ristrutturarla e farla divenire un centro per anziani, che la struttura dell’edificio era pericolante e a rischio di crollo. Scelta sofferta per noi del Gazzettino Sampierdarenese che in quella palazzina, per moltissimi anni, abbiamo avuto gli uffici della nostra redazione. Un distacco sofferto per noi che lì abbiamo vissuto momenti importanti della nostra vita, sia a livello professionale, sia a livello personale. Un grande dolore per noi che lì abbiamo lasciato quasi cinquant’anni di ricordi e di persone che molto hanno dato per l’informazione e la storia della nostra San Pier d’Arena. Ora, nei progetti del Comune, c’è la realizzazione di un giardino pubblico che dovrebbe diventare un’oasi verde, nel grigiore un po’ squallido, di quella parte di via Cantore. Di sicuro una lodevole iniziativa, accolta favorevolmente da tutti i sampierdarenesi. Noi del Gazzettino, però, chiediamo ancora un piccolo favore agli amministratori pubblici: “Per favore salvate il fico!”.
Quale fico vi chiederete… Sul retro della grigia palazzina di via Cantore che sta per essere abbattuta c’è un rigoglioso albero di fico, proprio a fianco della finestra della nostra vecchia redazione. Ogni mattina, soprattutto in questa stagione, appena aprivamo i nostri uffici, scorgevamo quelle grandi foglie verdi e grossi frutti pronti per essere mangiati. Probabilmente quel fico è lì da ancora prima della costruzione della palazzina, negli anni ’60, quando un piccolo giardino pensile abbelliva un angolo di Palazzo Masnata. Ora, da quello che sappiamo, il nuovo giardino sarà a piano strada e avrà nuovi alberi e belle panchine. Speriamo, però, che tutto il verde che c’è sul retro dell’edificio sia conservato, soprattutto il “nostro” fico, così, quando passeremo con i nostri nipotini dai giardini di via Cantore, potremmo dire: “Qui c’era il Gazzettino Sampierdarenese e questo fico lo ricorderà per sempre”.
Stefano D’Oria