Dopo la visita del leader della Lega, Matteo Salvini, venerdì 9 febbraio al mercato di piazza Treponti, il giorno successivo, sabato 10, è arrivata a San Pier d’Arena Roberta Pinotti. Il Ministro delle Difesa, candidata alle prossime elezioni politiche e sampierdarenese doc, alle 17 ha incontrato in piazza Montano gli esponenti dei Circoli Pd di San Pier d’Arena, con il segretario Amedeo Lucia, e di San Teodoro, capeggiati dall’evergreen ex presidente del Municipio Mimmo Minniti. Il gruppo, al quale si è unito il candidato presidente municipale del centro sinistra Matteo Buffa, si è incamminato in via Rolando dove, nel frattempo, si svolgeva il coloratissimo Carnevale organizzato dal nuovo Civ “Il Rolandone”. Roberta Pinotti si è spesso fermata a parlare con i cittadini di San Pier d’Arena, soprattutto con molte donne dell’Ecuador, probabilmente per ascoltare quelli che sono i problemi del quartiere. Dopo la passeggiata in via Rolando, Roberta Pinotti ha chiuso la giornata sampierdarenese in via Cantore nella caffetteria di Stefania Mantero. Via Rolando, nella giornata di sabato 10 febbraio, con il suo Carnevale ha visto la presenza di molti politici locali che hanno voluto presenziare ad una manifestazione così importante. Tra i molti abbiamo visto Mario Tullo, candidato alle prossime elezioni politiche per il Pd, l’assessore al Turismo, Commercio e Artigianato Paola Bordilli, il consigliere comunale della Lega Davide Rossi e il commissario municipale Renato Falcidia, candidato del centro destra alle prossime elezioni municipali del 4 marzo.
Forse sarò l’unica a commentare gli articoli sulle visite dei massimi esponenti politici a Genova, ma un breve commento lo vorrei fare sulla visita dell’On.le Pinotti, anche Lei probabilmente in cerca di voti come l’on.le Salvini. Ricordo bene l’on.le Pinotti quando tanti anni fa, orgogliosa di essere una di noi, è venuta in visita al Campasso facendo promesse che non ha mai mantenuto. La ricordo al tempietto quando invitava i cittadini all’accoglienza e all’integrazione illustrando come a teatro nelle recite i bambini si riconoscevano per il colore delle magliette e non per il colore del viso e ricordo anche di averle a mia volta ricordato che per i bambini avrei provato una tenerezza infinita, ma un pò meno tenerezza provavo per i Diamantes, Latin King, Vacos Locos, Netas, tutte bande di latinos che spadroneggiavano sul territorio e sulle quali ho in archivio un’ampia documentazione ripresa dal terrazzo di casa mia. Al Campasso ce ne siamo liberati ma sicuramente sono andati a far danno da qualche altra parte.
Per principio non faccio mai di tutta un’erba un fascio quindi
mi fà piacere che l’Onorevole abbia dialogato con molte donne dell’Ecuador e con tutta quella parte buona di immigrati presenti sul territorio ascoltando i loro problemi. Mi auguro abbia ascoltato anche i problemi di tanti Italiani vittime di quella parte di immigrazione che ha reso invivibili i nostri Quartieri.