Il 26 gennaio a palazzo Tursi c’è stato un incontro tra Renato Falcidia, presidente del Municipio Centro Ovest e Andrea Sinisi di Officine Sampierdarenesi col vicesindaco Stefano Baleari e con i tecnici della Direzione Mobilità e della Direzione Strategie e Progetti per la città, per discutere un progetto avente l’obiettivo di separare il flusso del traffico pesante in uscita dal porto, da quello urbano e di consentire ai Tir di raggiungere AutaMarocchi in via Pieragostini, senza più passare attraverso le strade di San Pier d’Arena. La soluzione ideale sarebbe la delocalizzazione dell’attuale attività altrove, magari con lo spostamento in via Pieragostini della rimessa di Amt situata in via Paolo Reti. La dismissione della rimessa permetterebbe il completamento di quel processo di riqualificazione dell’area di via Rolando, con la creazione di una nuova area verde, di un parcheggio anche di interscambio, vista la vicinanza con la stazione ferroviaria e di servizi vari nel rispetto del Piano Urbanistico Comunale vigente. Questo obiettivo è però percorribile ed attuabile nel medio lungo periodo, vista e considerata anche l’attuale emergenza dovuta al crollo del ponte Morandi. In tempi brevi potrebbe invece essere realizzato un by-pass che permetta ai Tir di raggiungere l’area logistica di via Pieragostini senza attraversare il centro abitato, bensì sfruttando la viabilità portuale e quella interna alle aree ex Ilva. A questo proposito, sono state individuate due possibili soluzioni che hanno in comune il tratto giallo nella foto e l’arrivo sul ponte che unisce San Pier d’Arena con Cornigliano. Una volta sul ponte o viene modificato l’incrocio semaforico e contestualmente viene fatto un nuovo ingresso all’area logistica su via Perlasca o si mantiene l’ingresso su via Pieragostini, facendo andare i mezzi pesanti a girare in largo Jursè. Al termine della riunione i partecipanti hanno concordato di rivedersi entro quindici giorni, periodo durante il quale i tecnici avranno modo di valutare le possibili soluzioni in termini di viabilità e di fattibilità economica dell’opera. Non ci resta che sperare e con noi tutti i sampierdarenesi, che si riesca finalmente a porre fine a questo grave problema che ormai da troppo tempo crea enormi disagi alla viabilità e insidia pesantemente la salute dei cittadini.
Gino Dellachà