Gazzettino Sampierdarenese

Il mensile di San Pier d'Arena online

Un “Barbiere” entusiasmante e coinvolgente

Gen 14, 2020

“Fate bollire insieme quattro opere di Cimarosa, due di Paisiello e una sinfonia di Beethoven; mettete il tutto a fuoco vivo, con un pizzico di crome, una bella manciata di biscrome ed avrete il Barbiere”: così Stendhal, ammiratore e biografo di Gioachino Rossini, scriveva nel 1820. Chiaramente il tono era scherzoso, ma l’analisi sostanzialmente corretta. Infatti, nel “Barbiere di Siviglia” sono presenti gli stereotipi dell’opera buffa settecentesca, ma trasfigurati da una parte della loro utilizzazione in chiave ironica e dall’altra dall’approfondimento psicologico dei personaggi in chiave realistica, così da renderli perennemente attuali. Questo capolavoro assoluto è andato in scena al Teatro Carlo Felice, entusiasmando e coinvolgendo il numerosissimo pubblico presente in sala. Presentato nel non più giovane, ma sempre fresco, gioioso allestimento del Teatro San Carlo di Napoli datato 1998, è stato ancora una volta, un autentico tripudio di luci e di colori, esaltando, come se ce ne fosse stato bisogno, le oniriche, bellissime ed immortali scene di Lele Luzzati e gli elegantissimi costumi di Santuzza Calì, nel contesto di una illuminata regia firmata da Filippo Crivelli: divertente ma sobria, intelligentemente mai sopra le righe. Musicalmente a due velocità: a nostro avviso la direzione d’orchestra di Alvise Casellati, non è stata pienamente convincente, apparendo a tratti poco rossiniana, mentre negli interpreti abbiamo apprezzato notevoli fuochi d’artificio: su tutti Paolo Bordogna, autentico “animale da palcoscenico”, che ha offerto un Don Bartolo, a dir poco, superbo. Un’ottima Annalisa Stroppa ha ben figurato nel malizioso ruolo di Rosina, così come René Barbera nei panni del Conte D’Almaviva. Una bella sorpresa è stata il Figaro di Alessandro Luongo, anche se, a tratti, lievemente esuberante. Da manuale Giorgio Giuseppini nei panni del subdolo Don Basilio. Una gran bella edizione di questa pietra miliare operistica, salutata, al termine, con calorosi e prolungati applausi, che sarà replicata: giovedì 16 alle ore 20.00 – venerdì 17, ore 20.00 – sabato 18, ore 15.00 – domenica 19, ore 15.00 – martedì 21, ore 15.00.

gb

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