Nutrita presenza presso l’auditorium del Centro Civico Buranello, circa 100 persone, per l’incontro pubblico promosso dal Municipio Centro Ovest e dal Comune di Genova. L’argomento era interessante: “Elicoidale autostradale zona Campasso”, e gli invitati ad intervenire andavano dall’assessore comunale ai lavori pubblici Pietro Piciocchi ai tecnici di Autostrade per l’Italia Ingegneri Selleri, Mazzola, e Marvogli assieme al consulente tecnico Giacomo Morano, professore universitario di Firenze. La riunione, prevista per le ore 17,30 è iniziata con mezz’ora di ritardo (mentre i presenti rumoreggiavano…) dato che si è atteso l’arrivo dell’assessore Piciocchi il quale, nel suo ridottissimo intervento (meno di dieci minuti) si è dapprima scusato per il ritardo poi si è nuovamente scusato perché doveva lasciarci per impegni inderogabili e nelle quattro parole dette ha informato i presenti che avrebbero avuto dai tecnici ogni risposta a qualsiasi domanda e che a lui piace il contatto diretto con la gente. Non ne dubitiamo, ma andarsene dopo dieci minuti sapeva tanto di mordi e fuggi dopo aver “timbrato il cartellino” della presenza e molti lo hanno rimarcato rumoreggiando. I tecnici delle autostrade hanno svolto due interventi spiegando che l’elicoidale non rientra nella competenza del commissario al nuovo ponte, Marco Bucci, e che i loro progetti, già avviati, consistono sostanzialmente nel “rimettere a nuovo” l’esistente raccordo (quello che collegherà il nuovo ponte all’autostrada A7) quindi nessuna demolizione del vecchio ma interventi con tecniche modernissime per rigenerare la struttura, includendo anche una maggiore possibilità di ispezione dal interno, cosa che in passato era praticamente impossibile sia per le modalità di fabbricazione negli anni ’60, sia per evidenti carenze. Hanno preso la parola alcuni cittadini, e subito si è avvertita con estrema chiarezza la permanente traccia lasciata dal crollo del Morandi nelle vite di molti, compresi coloro che non hanno avuto parenti tra le vittime, ma hanno subito pesantissimi cambiamenti di vita quotidiana e danni difficilmente monetizzabili ma estremamente concreti. Tutti hanno espresso forti perplessità sull’operato di Autostrade per l’Italia, insinuando quanto sia difficile fidarsi di questi nuovi lavori e tecniche dopo quanto è successo. Erano presenti anche il presidente del Municipio Renato Falcidia nonché molti consiglieri dei vari partiti, ma solo un intervento c’è stato da parte di un consigliere peraltro su argomenti ai quali erano state già parzialmente fornite spiegazioni in precedenza. Forte preoccupazione suscita la parte geologica della collina sulla quale si appoggia l’elicoidale, dato che pare esista la possibilità di frane il cui esito sulla struttura sarebbe facilmente intuibile. Su tutte le obiezioni l’ing. Selleri ha fornito rassicurazioni garantendo che la società Autostrade ha a cuore la sicurezza ed il pieno recupero funzionale di quanto ad essa affidato. Se dovessimo esprimere un giudizio sull’incontro diremmo che si sia comunque trattato di uno scambio utile, dato che dialogare è sicuramente meglio che tacere, però chi aveva forti dubbi su Autostrade non crediamo sia uscito tranquillizzato del tutto. Non resta quindi che attendere le prossime tappe augurandoci che non si rivivano mai più momenti come quelli dell’agosto 2018.
Pietro Pero