Gazzettino Sampierdarenese

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La San Pier d’Arena del Settecento in una mostra di Banca Carige

Ott 9, 2020
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Oggi pomeriggio è stata inaugurata nell’atrio della sede centrale di Banca Carige la mostra “Tra Souvenirs de Genes a Grand Tour: Antonio Giolfi inventa la nuova immagine della città”, evento con cui Banca Carige partecipa ai Rolli Days. Un omaggio alla città con una esposizione di acqueforti del ‘700, curata dalla Dottoressa Andreana Serra, Direttrice di DOCSAI, Centro di Documentazione per la Storia, l’Arte e l’Immagine del Comune di Genova.
L’esposizione offre all’attenzione del pubblico una serie di acqueforti ideate nel 1769 dall’abate Antonio Giolfi, Maestro di Pittura, allievo di Lorenzo De Ferrari ed Accademico delle Belle Arti, per presentare alle élite europee, quelle che facevano il “Grand Tour” di formazione in Italia, una nuova immagine del capoluogo ligure come metropoli europea. Queste incisioni rappresentavano infatti un primo ambizioso progetto di iconografia urbana, di “vedutismo settecentesco” ritenuto un’importante occasione per la città per pubblicizzare la propria fama di polo artistico da visitare e ammirare. Duecentocinquant’anni fa quindi c’era già chi osava vedere Genova non solo come centro commerciale, portuale e mercantile ma come città d’arte, ricca di attrattive, meta privilegiata del Gran Tour in Italia. Giolfi presenta nelle sue vedute i fasti e lo splendore di quella “civiltà di palazzi”, potente, lussuosa, originale che ancora oggi rende Genova famosa come Sito Unesco, Patrimonio dell’Umanità.

Tra le tredici stampe del Giolfi esposte (parte della collezione posseduta da Carige che ne comprende venti, una delle quattro collezioni complete esistenti) insieme a quelle che ritraggono le eccellenze del centro urbano, Strada Nuova, Piazza Banchi… vi sono quattro vedute d’insieme, una della città col suo porto e tre delle zone limitrofe, quelle dello splendido “paesaggio di villa” tra colline e mare che tanto affascinava i visitatori. Magnifica per la cura del disegno e dei dettagli architettonici e urbanistici la veduta di San Pier d’Arena, quella “grande e imponente infilata di ville che dal colle di San Benigno arrivava fino al ponte sul Polcevera… Orgoglio e testimonianza della magnificenza delle famiglie genovesi”. Giolfi, come sostiene la curatrice dottoressa Serra, era “consapevole di quanto questo quartiere ‘di vacanza’ fosse emblematico delle emergenze monumentali civiche”. Bello osservare i dettagli della grande veduta, distinguere la chiesa della Cella, le tre grandi ville al di là della palazzata costiera, i loro giardini, le chiese del Belvedere e di Promontorio, e via così su e giù tra l’Arena e le verdeggianti pendici collinari.

Le visite sono gratuite e guidate; avranno luogo, previa prenotazione online su www.happyticket.it/genova/ nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 ottobre, dalle 10 alle 19. Le stampe rimarranno in mostra sino a fine mese. Un plauso alle giovani e preparatissime guide Claudia Lopez Hernandez e Ambra Larosa

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