Gazzettino Sampierdarenese

Il mensile di San Pier d'Arena online

Beatificazione di Don Nicolò Daste

Ott 27, 2022

«Don Daste porga una carezza di tenerezza a tutti i bambini presenti oggi, alle famiglie e a tutti noi faccia percepire l’incanto di sentirci simili a Gesù». Con queste parole Mons. Carlo Canepa, compianto parroco della chiesa di Santa Maria della Cella e San Martino, aveva accolto l’assemblea di fedeli che avevano affollato la Cattedrale di San Lorenzo lo scorso 11 gennaio 2021, per la celebrazione eucaristica in ricordo di Don Nicolò Daste nel bicentenario della sua nascita: un anno dopo a causa della pandemia. Oggi torniamo a scrivere del fondatore della Congregazione delle Figlie della Divina Provvidenza, per un momento importante: quello della conclusione della fase diocesana del processo di beatificazione del prete di San Pier d’Arena. Alle ore 17 del 26 novembre 2022, presso la chiesa di Santa Maria della Cella, il momento è stato celebrato prima con i Vespri e poi con una solenne cerimonia che ha visto la partecipazione di una folta folla di fedeli. Il tutto alla presenza dell’arcivescovo di Genova Marco Tasca che ha voluto fortemente essere presente in tale circostanza. Dopo i Vespri, la commissione coinvolta nel processo diocesano della beatificazione si è riunita davanti all’altare Maggiore della chiesa, di fronte ai fedeli. Suor Ignazia, Madre Superiore dell’Istituto delle Suore della Provvidenza chiamate anche Suore di Don Daste, dopo i ringraziamenti rivolti all’Arcivescovo di Genova e a tutti gli intervenuti, tra i quali anche rappresentanti delle autorità istituzionali, ha espresso quanto le Sorelle siano certe dell’eroica carità, dell’eroica speranza e dell’eroica fede del loro fondatore don Nicolò Daste: virtù che lo porteranno alla beatificazione. “Oggi non è il giorno conclusivo di questo processo”, ha detto Suor Ignazia, “ma si conclude una fase importante della causa curata dal postulatore Avv. Emilio Artiglieri, una causa che deve adesso continuare a Roma con la prova dell’esercizio delle beatitudini affinché Don Daste possa essere riconosciuto venerabile e poi giungere, per volontà di Dio, alla beatificazione. Subito dopo è intervenuto l’avvocato Artiglieri che in particolare ha voluto ringraziare la Madre e le Suore di Don Daste per la fiducia che gli è stata accordata nel portare avanti la causa anche in sede romana. Infatti, ha precisato come la fase svolta nella diocesi in cui è morta la persona di cui viene richiesta la beatificazione, corrisponde ad una fase istruttoria, ovvero di raccolta di documenti; questi verranno studiati e analizzati in sede romana. Per completezza, ricordiamo che l’iter di una causa di beatificazione prevede in prima istanza la prova dell’esercizio, nel corso della vita, di tutte le virtù cardinali e teologali: l’aver esercitato in grado “eroico” le virtù cristiane è infatti indispensabile per il riconoscimento della venerabilità che è il primo passo verso la beatificazione. La conclusione della fase diocesana è quindi il termine di un primo passaggio: tutti i documenti devono essere consegnati a Roma al Dicastero delle Cause dei Santi; verranno studiati da un gruppo di Consultori Teologi del Dicastero e quindi, se valutati positivamente, sottoposti ad un ulteriore giudizio dei Vescovi e Cardinali Membri del Dicastero. Sarà quindi il Santo Padre, se lo ritiene opportuno, ad autorizzare la Promulgazione del Decreto di venerabilità: la beatificazione viene riconosciuta solo a valle del riconoscimento di un miracolo dovuto all’intercessione della persona in causa. A questo punto del pomeriggio il notaio ha avviato la fase burocratica. Dopo aver presentato il plico della documentazione raccolta da trasmettere alla Congregazione delle Cause dei Santi a Roma, firmato da tutti i componenti della commissione diocesana, ha invitato i componenti al giuramento sul loro impegno nella causa. Sua Ecc.za Mons. Marco Tasca ha quindi ratificato la solennità del momento e ha concluso la cerimonia invitando tutti a seguire l’esempio di Don Daste: coltivando il sogno no “nonostante le difficoltà” ma “con le difficoltà”, intervenendo da subito nel mondo dove le cose non vanno, continuando a sognare per la salvezza di tutti gli uomini.

MIRCO ORIATI
ROSSANA RIZZUTO

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