Gazzettino Sampierdarenese

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Maternità dello Scassi: otto parti in un giorno. La Regione la chiuderà?

Nov 13, 2022

La cronaca ci ha ormai abituato a una ‘doccia scozzese’ di notizie contrastanti sul futuro dell’ospedale Villa Scassi, sempre al centro della tanto discussa ‘razionalizzazione della rete ospedaliera’ ligure, che continua, a base di tagli e accorpamenti, dall’inizio di questo travagliato XXI secolo. E, a proposito di travaglio, sono fresche di queste ore due news: da un lato la Maternità dello Scassi tra giovedì 11 novembre e venerdì 12, grazie al super-lavoro della sua sperimentata équipe medica, infermieristica e ostetrica, guidata da quasi 18 anni dal professor Gabriele Vallerino (68 anni, decano dei Primari dell’Asl), è stato degno nido per una “cicogna da record”: otto parti in ventiquattro ore. Tutto il personale, come sempre, si è prodigato, a cominciare dalle abili ostetriche guidate da una Caposala esperta, Graziella Marando. Un’équipe che segue con assiduità le puerpere, oltre a continuare il proprio impegno in sala travaglio. Questa è la ‘doccia calda’.
Veniamo ora a quella ‘fredda’. Nelle stesse ore la Regione partoriva con Alisa un altro genere di creatura: la bozza del nuovo Piano sociosanitario (per ora riservata, ma già oggetto di varie indiscrezioni). Secondo voci correnti a breve termine la Maternità dello Scassi dovrebbe essere chiusa per riequilibrare il numero dei punti nascita oggi presenti a livello regionale che, secondo le valutazioni ministeriali, sono troppi (dieci in tutta la Liguria) e dovrebbero scendere a otto, con conseguente soppressione di due Maternità. Nell’area metropolitana di Genova, oltre a quella di San Pier d’Arena, oggi ne sono operative altre quattro: al Policlinico San Martino, al Galliera, al Gaslini e a Voltri, gestita dall’Ospedale Evangelico, a fronte di circa 3.200 nascite annue. Il limite burocratico di ‘sopravvivenza’ per una Maternità, secondo le linee-guida attuali, dovrebbe essere di 500 parti all’anno. La Maternità dello Scassi ne registra mediamente più di 600. Non va poi dimenticato che la Maternità dell’Asl a San Pier d’Arena è nel suo campo una struttura di ottimo livello, che riscontra un alto gradimento fra le pazienti e si inserisce in un reparto di Ginecologia e Ostetricia d’eccellenza, oltre che per il personale medico e paramedico che vi opera, anche per le sue dotazioni organizzative, tecnologiche e logistiche. Le sale parto sono state interamente rinnovate nel 2015. Il blocco operatorio nel 2007. E, nel 2010, la degenza della Maternità, dotata anche di due camere a pagamento (nel regime di Intramoenia, caso unico in Liguria in una struttura pubblica).
Infine, ecco la ‘doccia tiepida’. Dalle dichiarazioni dell’Assessore regionale alla Sanità, Angelo Gratarola, emerge che non sono state ancora assunte decisioni, benché la direzione sia quella di fare ‘rete’ fra ospedali. E che le Maternità in ambito genovese suscettibili del provvedimento di chiusura sono due: oltre a quella dello Scassi, quella di Voltri. Il Piano socio-sanitario deve poi ancora essere ufficializzato e discusso nelle opportune sedi istituzionali. Sarà un dibattito complesso e prevedibilmente non breve. Nel frattempo la paventata chiusura della Maternità dello Scassi ha scatenato una serie di prese di posizione a sua difesa, a cominciare dal Municipio Centro-Ovest, presieduto da Michele Colnaghi e dall’attivissimo Comitato delle Officine Sampierdarenesi, guidate dal battagliero Gianfranco Angusti.
Marco Bonetti

1 commento su “Maternità dello Scassi: otto parti in un giorno. La Regione la chiuderà?”
  1. La Maternità di Villa Scassi è sempre stata un fiore all’occhiello per Genova, i suoi medici tra i migliori. Non da adesso ma da tanti anni. Mio figlio e quelli di altre amiche sono nati li, quando c’erano ancora pochi bimbi, quando si era in crisi. Ma noi neo mamme venivamo seguite dall’inizio alla fine, con controlli e corsi pre parto che seguivamo sempre presenti, con ginecologi ed ostetriche, questo quaranta anni fa circa, quindi figuriamoci ora che la tecnica e la medicina ha fatto passi da gigante. NO, NO, LA MATERNITÀ DI VILLA SCASSI NON SI DEVE TOGLIERE. Anna Francesca Itri

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