Non esiste più alcun dubbio né scusante: urge che lo Stato prenda provvedimenti davvero incisivi per fermare o almeno ridurre di molto quello che a tutti gli effetti si è trasformato in un disastro sociale di proporzioni colossali. E’ questo, in estrema sintesi, l’appello scaturito dal convegno tenutosi il 15 febbraio nella “sala blu” del Centro Civico Buranello per presentare il progetto “Scommetti su te stesso! Vinci la vita!”. Alla presenza del presidente del Municipio II Centro Ovest Michele Colnaghi, Assoutenti e gli Sportelli dei Consumatori e A.LI.SA. (Azienda Ligure Sanitaria) hanno affrontato con chiarezza lo spinosissimo tema della cosiddetta “ludopatia”, ovvero la dipendenza dalle varie forme di gioco d’azzardo, iniziando col precisare come alla parola “gioco” dovrebbe subentrare il termine “disastro”. Le cifre fornite dal dott. Giorgio Schiappacasse, responsabile del progetto, parlano talmente chiaro da non lasciare più alcun dubbio: si stima (per difetto…) che in Italia vi siano almeno 1.500.000 persone affette da grave dipendenza da slot machines, gratta e vinci, superenalotto, casinò vari presenti ovunque ed anche dilaganti on line su internet. Ciò significa, oltre le pesanti conseguenze economiche non solo per giovani ma anche per persone avanti con gli anni, il formarsi di vere e proprie tragedie familiari, ricorso all’usura e tutta una serie di problematiche minori ma non per questo meno deleterie. La dott.ssa Salvini di A.LI.SA. ha precisato come esistano già norme e leggi per fronteggiare il fenomeno, ma molte di essere risultano non perfezionate nel loro iter definitivo (circolari attuative ecc.) oppure del tutto inapplicate localmente anche se vigenti. L’Assoutenti e lo Sportello del Consumatore di Piazza Vittorio Veneto, rappresentati al convegno rispettivamente dalla presidente cittadina Rosanna Stifano e da Maria Desogus, sono da molto tempo in “trincea” contro queste problematiche, dato che i loro sportelli vengono continuamente a contatto con persone che chiedono aiuto in quanto ludopatici con situazioni davvero disastrose in famiglia e personali. L’amara constatazione è quella che dietro a questo disastro c’è purtroppo lo Stato Italiano, il quale tramite i Monopoli ha tra i cespiti del bilancio significativi introiti dalle giocate, mentre ha in essere concessioni a personaggi sospetti di collusione con varie mafie che gestiscono da paradisi fiscali giri di affari immensi distruttivi per le famiglie. Potrebbe dunque sembrare del tutto chimerica la possibilità di ridurre o far cessare del tutto questo , tuttavia se ci fosse maggiore consapevolezza da parte della cittadinanza anche del gravissimo danno all’erario (quindi a tutti noi) provocato dalle conseguenze socio-sanitarie derivanti da questa tragedia, forse potrebbe iniziare un grande movimento di opinione e di spinta verso la politica affinché seriamente e concretamente affronti e risolva il disastro.
Pietro Pero