Gazzettino Sampierdarenese

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Ancora una volta un TIR contromano

Mar 9, 2023

9 Marzo, ore 10 Questa volta è toccato a Corso Martinetti e dintorni sino a Via Cantore dover fare i conti con il blocco del traffico causato da un TIR con targa polacca che scendendo da Corso Martinetti (chissà mai perché c’era andato, forse per il solito errore del navigatore..) giunto all’altezza del bivio con Via Farini anziché svoltare in quella via ha pensato bene di proseguire verso via Cantore in senso vietato. Pare che il motivo sia stato proprio l’impossibilità di effettuare senza danni ad auto o persone la svolta a destra nella suddetta via, oppure che ancora una volta il fattore distrazione abbia giocato un ruolo decisivo. Fatto sta che il grosso mezzo si è incastrato nella stretta curva formata dall’edificio storico che ospita la caserma dei Carabinieri ed il palazzo che la fronteggia. Subito avvertiti dai passanti, sono giunti gli agenti della Polizia Municipale che hanno provveduto a chiamare i Vigili del Fuoco, visti inutili i tentativi di far manovrare il TIR. Nel frattempo si è bloccato il traffico anche in Via cantore dato che gli automobilisti ed i mezzi pubblici (66-59-HS) non potevano passare. Dopo almeno mezz’ora di tentativi, i Vigili del Fuoco sono riusciti a far manovrare il grosso mezzo che ha poi potuto scendere contromano scortato dai Vigili i quali lo hanno hanno poi accompagnato sino a strade più consone non prima di aver sanzionato il conducente per la grave infrazione commessa. Resta il solito interrogativo: colpa della carente segnaletica? Dei navigatori satellitari low cost? Della distrazione? Dello stress a cui sono sottoposti gli autisti? Qualunque sia la risposta giusta siamo del parere che spetti a chi si occupa della segnaletica adottare un criterio che non abbiamo certo inventato noi; si chiama “empatia” e i poche parole consiste nel mettersi nei panni degli altri o almeno cercare di prevedere le possibili situazioni di rischio. Empatia fa la rima con prevenzione, altro termine abbastanza mal interpretato visto che si va spessissimo dall’eccesso di proibizioni e regolamenti o telecamere sino alla più completa incuria e mancata sorveglianza del territorio. Per questo motivo da molto tempo insistiamo, ad esempio, affinché agli imbocchi della sopraelevata Aldo Moro venga apposto un semplicissimo cartello ben visibile: con la scritta: “NO TIR”, facilmente comprensibile da qualunque nazionalità provenga il conducente. Sino a quando la segnaletica sarà sostanzialmente per noi che “la conosciamo” o per esperti con navigatori ultimo modello, si verificherà lo stillicidio di mezzi pesanti che entrano dove non dovrebbero, ragion per cui, come sempre, si prenderanno seri e chiari provvedimenti dopo, solo dopo, disgrazia avvenuta.

Pietro Pero

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