Già nel 2013 il Gazzettino annotava: “A San Pier d’Arena c’è. Non tutti lo sanno, ma all’ultimo piano del Padiglione 9 del Villa Scassi opera un Centro per l’assistenza vulnologica (la cura delle lesioni cutanee difficili). Un servizio peculiare e unico a Genova (c’è qualcosa di simile al San Martino, ma a livello embrionale). Anzi, nel suo campo – di frontiera tra sapere medico e infermieristico – è unico in Liguria. Lo caratterizza l’approccio multidisciplinare. Assomma in sé tutte le competenze specialistiche necessarie: Chirurgia plastica, vascolare e del piede (altro settore unico), Podologia, Fisioterapia, Diabetologia. E garantisce terapie efficaci a chi soffre di piede diabetico che, se non trattato, può portare alla cancrena. Al suo interno spicca l’autonomia organizzativa riservata all’équipe infermieristica, formata da giovani volenterosi che animano i due servizi di cui si compone, entrambi con certificazione di qualità ISO 9001/2008: il Centro di Assistenza Infermieristica Vulnologica (CAV) e il Nucleo Operativo Lesioni Cutanee”. Dopo aver descritto le attività specialistiche di questa équipe multidisciplinare, l’articolo si concludeva così: “un piccolo fiore all’occhiello del Villa Scassi e dell’Asl 3 Genovese forse rimasto un po’ in penombra. Ma che farà sempre più parlare dei suoi tanti colori”.
Dieci anni dopo possiamo dire di averci visto giusto. Durante la pausa estiva del nostro periodico, a luglio, non è sfuggita ai mass media, non solo locali, una notizia che illustra ulteriormente questo Centro pressoché unico e che continua ad avere il suo cuore operativo a San Pier d’Arena: grazie al suo valido staff infermieristico e medico, l’Asl 3 è ora la prima azienda sanitaria in Italia ad avere la certificazione di qualità del percorso sulle cure infermieristiche per le lesioni cutanee. Si tratta della certificazione ISO 9001/2015 rilasciata dal RINA. Attesta la qualità del ‘percorso Rete Wound Care’ dedicato alla Vulnologia, ovvero alla Rete sanitaria preposta alla cura delle lesioni cutanee.
Per i dettagli di questa storia si rinvia all’articolo sull’edizione cartacea del Gazzettino in uscita a fine mese.
Marco Bonetti