La Consulta Ligure, federazione delle associazioni culturali liguri, dal 2023 guidata da Giorgio Oddone (affiancato dal sampierdarenese Guido Robba), il 18 maggio ha tenuto a Imperia la sua prima Assemblea Generale dopo aver felicemente doppiato la boa dei cinquant’anni di attività. L’incontro, molto partecipato, si è svolto al Teatro Cavour, grazie all’ospitalità dell’Amministrazione comunale di Imperia, rappresentata dall’assessore alla cultura Marcella Roggero, e dell’Associazione Le Muse, rappresentata da Francesco Vatteone, che hanno fatto gli onori di casa ai partecipanti all’Assemblea Generale, provenienti da Associazioni di tutta la Liguria. Ma anche esterne alla Liguria: in questa sessione sono state tra l’altro approvate le richieste di adesione alla Consulta provenienti da associazioni o istituzioni che si occupano di cultura ligure ubicate in altre regioni, come la Pro Loco di Carloforte, nell’isola sarda di San Pietro, rappresentata da Gianni Repetto (che ha inviato un messaggio di saluto) e persino all’estero (operanti nel Principato di Monaco e in Corsica, a Bonifacio). Tutte comunque appartenenti a comunità costituenti altrettante ‘isole linguistiche’ o culturali liguri, la cui genesi è legata alla storia della vasta rete delle antiche colonie genovesi nel Mediterraneo o dell’emigrazione ligure nel mondo già da prima del XIX secolo. La Consulta, nata nel 1973 a Savona, dall’unione di sette fra le principali Associazioni di tutela del patrimonio tradizionale e linguistico ligure allora già esistenti in ambito regionale, fra le oltre sue sessanta affiliate odierne (di cui la più antica fu fondata nel 1791) annovera del resto anche l’Associazione dei Liguri nel Mondo, guidata da Mario Menini, che confedera, a sua volta, 150 Associazioni, corrispondenti ad altrettante comunità di origine ligure, dall’Australia alle Americhe. Nel loro insieme tutte queste Associazioni contano oltre 100.000 aderenti.
Per la prima volta erano presenti il presidente dell’Accademia delle Lingue Dialettali del Principato di Monaco, Claude Passet, e sua moglie Inès Igier-Passet, Segretaria Generale e Tesoriere della prestigiosa istituzione, entrambi tra i massimi esperti della storia del Principato, la cui lingua nazionale (accanto al francese, lingua ufficiale dal XIX secolo) è u munegascu, antico idioma ligure-intemelio. Un evento che rinsalda antichi legami storico-culturali e, soprattutto, linguistici tra Genova, la Liguria e la comunità autoctona monegasca (circa 9.800 individui), la cui Città-Stato è da otto secoli guidata dalla dinastia regnante più antica d’Europa: i Grimaldi di Monaco, discendenti da una delle maggiori famiglie patrizie genovesi. Un connubio peraltro sancito nel 2022 con il conferimento della cittadinanza onoraria genovese al principe Alberto II da parte del sindaco Bucci.
Nei suoi primi cinquant’anni la Consulta ha svolto una benemerita attività culturale. Tra l’altro ha prodotto l’importante Vocabolario delle Parlate Liguri in quattro volumi e il Dizionario Biografico dei Liguri.
“Il progetto di punta che la Consulta oggi intende portare avanti, possibile solo grazie all’apporto culturale delle sue tante e qualificate Associate, è legato alla Rete e a Wikipedia in versione ligure. Si tratta di un progetto di divulgazione della lingua ligure, nelle sue molteplici parlate, allo scopo di salvaguardare il grande patrimonio linguistico-storico ancora disponibile in Liguria e nel resto del mondo, là dove centinaia di migliaia dei nostri avi si sono recati – spiega Giorgio Oddone – Le varie parlate, in particolare quelle dei paesi del nostro entroterra, sono a maggior rischio di estinzione. Da qui l’urgenza di partire, oggi, con un progetto le cui linee guida sono già state tracciate, sfruttando le enormi possibilità che Wikipedia Ligure, presente all’evento, permette e che rappresentano la soluzione perfetta e definitiva al problema“.
Un progetto ambizioso e lungimirante, che può contare anche su forze giovani come Marco Scola (19 anni) e Nicolò Longo (22 anni), perfetti locutori delle loro parlate dell’entroterra albenganese, presenti all’Assemblea. Da anni collaborano con Lorenzo Lentini, coordinatore di Wikipedia Ligure.
“Riportare in internet, in uno specifico contesto razionale, coordinato e rintracciabile per sempre, le nostre parlate, in audio registrazione e testo a supporto, rappresenta un traguardo finora mai raggiunto da alcuno. La Consulta Ligure è la sola che ha le professionalità, la diffusione territoriale e le risorse, tramite tutte le sue Associate, per poter raggiungere questo ambizioso risultato” osserva il dinamico Giorgio Oddone. Le sue conclusioni sono aperte al futuro: “Il progetto non è certo di facile attuazione, ma i mezzi di comunicazione attuali ci permettono di fare cose straordinarie. Il lavoro di coordinamento generale e quello che spetta alle singole Associazioni è gravoso e si può basare solo sull’amore per la nostra terra e sulla disponibilità di ciascuna di fare il proprio metro di percorso. Un percorso lungo del quale ora non basta più parlare perché occorre procedere con il primo passo. Solo così resterà per sempre viva la lingua ligure, qui e ovunque è ancora parlata“. Un progetto che punta a rinvigorire l’uso delle parlate liguri, valorizzandone le specificità con un programma basato sulla concretezza e sulla promozione della loro primigenia dimensione orale.
Marco Bonetti