Gazzettino Sampierdarenese

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Centrale Enel sotto la Lanterna: tanto bella da farne un museo… Sogno o son desto?

Mar 6, 2015

Da anni a San Pier d’Arena si lotta contro la centrale a carbone dell’Enel sotto la Lanterna. Si sono creati comitati a favore della dismissione di quel polo altamente inquinante che aveva trasformato una spiaggia, un tempo sabbiosa, in una collina di polvere nera che, ad ogni sbuffo di vento, si alza per riempire il cielo di una fuliggine densa. Una polvere nera che ha impedito a chi abita nella zona di tenere i balconi aperti o di stendere i panni. Una polvere nera che è entrata nei polmoni di migliaia di persone e chissà quante ne ha uccise. Dopo tanti anni di lotte dei cittadini, della Circoscrizione prima e del Municipio dopo, del Gazzettino Sampierdarenese che sulle sue colonne ha sempre sostenuto la battaglia contro quel mostro costruito sotto il simbolo di Genova, si è arrivati a decidere la dismissione della centrale Enel nel 2017. “Bene! Finalmente” hanno pensato in molti. “Toglieranno quell’obbrobrio da sotto la Lanterna” hanno detto in tanti. “Finalmente quella distesa nera sarà sostituita dal verde di un parco urbano all’interno del porto” hanno pensato altri. No. Cancellate tutti questi pensieri. Tutto questo non avverrà. Il mostro bianco e rosso resterà così com’è. Il vice sindaco Bernini ha affermato che l’edificio è bellissimo e, proprio per la sua bellezza architettonica, potrebbe diventare un museo dell’Enel che, quindi, soppianterebbe la Lanterna quale attrattiva per la nostra città. Poi, probabilmente, al posto dell’attuale distesa di carbone saranno messi i depositi di prodotti chimici della Carmagnani e Superba che, come dice il sindaco Marco Doria “Non un ‘petrolchimico’ ma depositi dove non si svolgono lavorazioni, che adesso si trovano a Multedo in area urbana in prossimità del casello autostradale di Genova Pegli, potrebbero essere collocate in area portuale dove funziona ora una centrale Enel a carbone che dovrà fermarsi nel 2017. Si tratta di attività che danno lavoro a persone e imprese e che fanno arrivare in porto navi; attività proprie di una città e di aree portuali. Credo che Genova, garantendo il pieno rispetto delle norme di legge di tutela ambientale, non le debba perdere”. Ora una domanda ci sorge spontanea: ma se i depositi non sono pericolosi perché spostarli da Multedo a San Pier d’Arena? Mettendoli sotto la Lanterna sarebbero vicini al casello dell’autostrada di Genova Ovest, fulcro del traffico su gomma della città per ogni direzione, vicini al terminal traghetti di via Milano, vicini al centro direzionale del Wtc di San Benigno e a tante abitazioni di normali cittadini. Qual è la differenza tra Multedo e San Pier d’Arena? Il Sindaco poi dice: “Per il porto petroli, che ora sta a Multedo, si prevede una sistemazione off shore, al largo, con la costruzione di una boa per l’attracco delle petroliere che ora entrano nello specchio portuale”. Al largo di dove? Di Pegli? Di Multedo? Di San Pier d’Arena? La terza ipotesi è la più accreditata. In attesa della nuova diga foranea. Ma per questo si dovranno aspettare ancora una decina di anni.
Intanto per San Pier d’Arena le novità sono ormai quotidiane. Ora il petrolchimico, fra poco ci troveremo di nuovo a parlare dell’ospedale Scassi, di Lungomare Canepa, del nodo di San Benigno. A San Pier d’Arena ci siamo abituati, ma abbiamo le spalle large e siamo sempre pronti a lottare.
Stefano D’Oria

4 commenti su “Centrale Enel sotto la Lanterna: tanto bella da farne un museo… Sogno o son desto?”
  1. Il famoso duo di fantasisti Doria-Bernini non riesce neanche più a stupirmi e continua
    ad esibirsi dando il meglio di sè. Credo che stiamo pagando oltre ogni limite, l’errore di averli fatti arrivare a ricoprire posti di responsabilità, per i quali si dimostrano sempre più inadeguati. A noi di San Pier d’Arena, non resta altro che mettere tutto il nostro impegno e lottare per arrivare senza altri danni alla fine del loro mandato.

  2. DAVVERO I Sampierdarenesi sono PRONTI A LOTTARE? A ricordarsi del passato dei propri padri e madri? Delle lotte partigiane? Le lotte operaie! Le lotte dei Camalli? sinceramente lo spero! ho paura che la rassegnazione abbia preso il posto della partecipazione attiva…. se solo ci ricordassimo di essere il centro necralgico dell’intera Regione… Ricordarci che tutto passa di qua… IO CREDO DI SI… II DA SAMPIERDARENA NON ME NE VADO PER LASCIARE POSTO AL PROFITTOun caro saluto a tutti.

  3. Sarebbe meglio che le persone, specie quando dovrebbero rappresentare il volere dei propri elettori, collegassero il cervello e non sparassero le prime parole a caso. La Lanterna rappresenta Genova e la sua storia. Chi ha costruito e chi lo ha permesso avrebbero dovuto finire in galera per abuso edilizio e obbrobbrio architettonico. E ora, non contenti, vogliono riproporre gli stessi errori. Spero che i sanpierdarenesi non accettino supini tali scelte imposte da politici che non rappresentano nessuno se non gli interessi economici di chi li paga

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