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Piazza Guareschi a Marina Genova è nel degrado e la destra dice: “meglio Peppone che il sindaco Doria”

Lug 7, 2015

piazza guareschi4piazza guareschi5Riceviamo da Matteo Rosso, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, e Stefano Balleari, vicepresidente del consiglio comunale di Genova, e pubblichiamo.
Piazzetta Guareschi alla Marina di Genova: il sindaco Peppone avrebbe fatto meglio.
A soli 4 anni dall’inaugurazione, la piazzetta in via della Marina intitolata a Giovannino Guareschi si trova sprofondata nel degrado e nella totale mancanza di manutenzione. Uno spettacolo avvilente di abbandono degli arredi urbani con una vasca mai terminata che urla vendetta, oltre a detriti, sterpaglie e panchine in semi-logore. Il sindaco Peppone, nato dalla penna di Guareschi, avrebbe fatto decisamente meglio del sindaco Doria in termini di cura di questo angolo di Genova, a due passi dal Porto Antico. Lo denunciamo dopo un sopralluogo in piazzetta Giovannino Guareschi, in via della Marina, adiacente a corso Quadrio.
Inaugurata nel 2011, la piazzetta è dedicata a uno dei più importanti intellettuali civili italiani, e ancor oggi lo scrittore italiano più tradotto nel mondo, che ha segnato in modo indelebile un periodo della storia italiana con gli indimenticabili personaggi, fra gli altri di Don Camillo e Peppone.
L’area, realizzata grazie agli oneri di urbanizzazione per la costruzione del park, potrebbe costituire un piccolo polmone verde per gli abitanti del centro storico, uno spazio fruibile da bambini e anziani: basterebbe solo un po’ di manutenzione che a oggi manca totalmente. Non sappiamo quanto di preciso sia costata, se la manutenzione sia a carico dell’impresa costruttrice o del Comune ma ciò che è evidente è la totale incuria di cui è vittima. Sarà costata anche poche migliaia di euro, ma a oggi risultano soldi buttati al vento visto che non è usata da nessuno. L’ennesimo esempio della pessima gestione delle poche risorse a disposizione che potrebbero essere invece  ottimizzate se solo fossero abbinate a una gestione di buon senso del patrimonio pubblico esistente.
Matteo Rosso e Stefano Balleari

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