Si va all’1 aprile e non è un pesce d’aprile. Ha vinto, almeno per ora, il buon senso e la protesta popolare. Una delle decisioni peggiori prese sul traffico dal Governo di Genova nella sua storia attuale e passata, per il momento è stata bloccata e prorogata appunto di due mesi. Ne diamo notizia con soddisfazione dopo aver ricevuto una marea di commenti indignati su questa imposizione che Tursi voleva mettere in atto. Sull’argomento potete leggere in questo sito altri pezzi che spiegano meglio la questione. Ci auguriamo che venga cancellata e non si penalizzi chi non può permettersi un’auto nuova o recente in questi tempi di crisi. E non ci vengano a dire che l’ordinanza pulirà l’aria e ci permetterà di vivere più a lungo perchè sarebbe una bufala e il disagio del blocco supererebbe di gran lunga gli eventuali benefici. Invitiamo ad andare a rileggere appunto quanto abbiamo scritto nei giorni scorsi e che ribadiamo in toto. Pronti in ogni sede e luogo, ad un pubblico confronto con chi ha deciso questo blocco che è stato ritirato almeno momentaneamente. Ammettano di aver sbagliato e renderemo merito all’umiltà di chi, in buona fede e per combattere l’inquinamento che purtroppo è piaga del nostro tempo, ha sbagliato decisione. Ma se si ostineranno a dirci che hanno ragione o reitereranno la cosa, continueremo a dire che è un dickat assurdo e più dannoso che utile. Riparleremo della vicenda perché tra i doveri dell’informazione, non c’è solo quello di riferire le notizie ma anche di battersi a favore della gente e contro gli errori umani e possibili di chi ci Governa. A Genova, come in Italia ed in Europa. Basta con la poca partecipazione popolare e spesso persino la rassegnazione italiana.
Dino Frambati