Il Centro-Ovest cittadino non è molto fortunato in tema di impianti elevatori. Se San Pier d’Arena ha i suoi problemi con l’ascensore Cantore-Scassi, anche San Teodoro e zone limitrofe non ridono. “ATTENZIONE: La cremagliera è temporaneamente ferma per motivi tecnici. È in funzione il servizio bus sostitutivo G1”. Questo è l’avviso che si può leggere ormai da sei mesi sul sito dell’AMT per quanto riguarda la funicolare (o meglio, la tramvia a cremagliera) Principe-Granarolo, non solo utile ed essenziale per chi abita in collina, ma anche caratteristica e amata dai turisti, sebbene poco promossa a livello di immagine. Da quando è stato rimesso in funzione (fine 2012) dopo una ristrutturazione radicale e una sospensione decennale del servizio nella parte superiore del percorso (tratta via Bari – Granarolo), per l’ultracentenario impianto (attivo dal 1901), unico nel suo genere e unico ad essere ancora dotato, almeno sulla carta, di due vetture d’epoca, le interruzioni sono diventate la norma. In realtà la vettura in funzione (quando funziona) è una sola, perché l’altra da ben sedici anni manca all’appello: dal 2002 ha subito un’odissea tra varie officine di riparazione, prima a Genova e in Piemonte e poi in Campania. Ora finalmente sembra che qualcosa si stia muovendo. Secondo fonti dell’AMT a giugno la mitica seconda vettura ritornerà nel deposito attiguo alla tipica stazioncina in legno di Granarolo restaurata e riparata. Nel frattempo saranno risolti anche i problemi alla linea? Intanto continuano i disagi della popolazione residente nel paese di Granarolo e nelle zone circonvicine non servite direttamente dagli altri mezzi pubblici come dalla funicolare.
Marco Bonetti