Un amico sampierdarenese, lettore del Gazzettino, mi segnala che un albero, guardando le foto mi sembra sia un cedro, che svetta nel terreno di proprietà comunale sovrastante l’incrocio tra corso Martinetti e via Vasco da Gama è un “condominio” di nidi di processionaria. Tutti probabilmente ne abbiamo visti qua o là sui pini e sulle conifere nei boschi e lungo le strade di collina: sembrano grosse ragnatele oblunghe, da cui escono quei bruchi pelosi che camminano in fila indiana uno dietro l’altro e hanno il corpo coperto di setole irritanti per le mucose e per gli occhi e pericolose soprattutto per i cani che possono soffocare se le ingeriscono. In alcune località delle Langhe e del Sud Italia è possibile – con le dovute autorizzazioni e cautele – sparare ai nidi di processionaria, affinché si rompano e il freddo uccida le larve prima che cadano a terra e si diffondano. Forse Tex Willer non sarebbe la persona adatta per eliminare la processionaria dagli alberi che vivono tra i palazzi di una città, però è indubbio che se questi bruchi si disperdono lungo i marciapiedi di corso Martinetti i passanti, cinofili e non, dovranno fare un minimo di attenzione a dove metteranno piedi e mani.