Gazzettino Sampierdarenese

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San Pier d’Arena, condomini senz’acqua per colpa di chi non paga l’amministrazione

Feb 13, 2015

RUBINETTOCondomini di Sampierdarena di nuovo con acqua ad erogazione limitata, causa morosi. Ed è rivolta da parte degli altri utenti che pagano regolarmente amministrazione e relative bollette. A suscitare il caso, che si era già verificato lo scorso anno, è Matilde Gazzo, storica portavoce del Campasso, zona dove pare che più di altre sia presente il problema. La donna ha inviato una lettera persino al premier Renzi ed al ministro Alfano lamentando come “da diversi giorni Mediterranea Acque, per morosità, fornisce acqua al condominio solo alcune ore al giorno e lo stesso sta succedendo in un numero impressionante di caseggiati sia a Sampierdarena che altrove. Il problema è originato da molte famiglie che non pagano le spese di amministrazione e i restanti condomini non sono più in grado di sostenere i versamenti a copertura delle morosità”. “Lotta tra poveri che sta peggiorando di giorno in giorno”, afferma la Gazzo, invitando ad immediati interventi. Conferma la situazione il presidente Anaci Genova, da poco pure vice presidente nazionale, Pierluigi D’Angelo. “Problema presente in tutta Genova – afferma D’Angelo – ma in particolare a Sampierdarena. Viene chiusa l’acqua anche a chi paga, contravvenendo al Codice dell’Ambiente, decreto 152 del 2006 art 146 comma “S”, che prescrive installazione di singoli contatori per limitare l’acqua a chi non paga e non ad interi condomini dove ci sono persone anziane, malate. Ma in tal senso occorre che sia la Regione Liguria a legiferare e non è stato ancora fatto”. Totale conferma arriva da Graziano Teta, uno dei più noti amministratori caseggiato della delegazione, che sottolinea come la maggior parte della morosità derivi da extracomunitari. “In un condominio c’è un debito da 40 mila euro – afferma – tutto da stranieri. Ho fatto azioni legali ma non si riesce a recuperare nulla. Non ci sono soldi. Nel mio ufficio c’è un continuo afflusso di chi mi chiede lavoro”. Per Teta dovrebbero, in molti casi, essere le banche a pagare l’amministrazione degli immobili fino all’estinzione del mutuo. Sulla stessa linea l’amministratore Luigi La Valle: “venga inviata una bolletta ad ogni singolo utente e non una per l’intero condominio”.
Dino Frambati
(da Il Corriere Mercantile del 13 febbraio 2015)

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