Gazzettino Sampierdarenese

Il mensile di San Pier d'Arena online

L’editoriale del direttore torna nell’ultimo giorno del mese: altra mega rissa all’alba a San Pier d’Arena, adesso è stato davvero superato il limite

Ago 31, 2015

Le cronache delle ultime ore ci raccontano di una rissa da cento persone, alle 7 del mattino, in via Degola, con dieci rappresentanti delle forze dell’ordine feriti, paura in zona, fermi di partecipanti agli scontri. Non è molto (mi pare fosse inizio estate) che abbiamo narrato di un’altra rissa da Far West in via San Pier d’Arena. Notizie che da un lato non fanno più notizia perché ripetitive, dall’altra occasione dei media per rispolverare la cantilena della delegazione terra di nessuno. E prima che arrivi il solito effluvio di commenti da parte di chi sta politicamente da una parte o dell’altra e quindi dice quello che sappiamo già, che ha ripetuto mille volte, sulla questione epocale della migrazione e quanto sta comportando a livello mondiale, per una volta “localizziamo” il commento e diciamo che la misura è colma. Questa parte di città che vanta storia, cultura ed un passato commerciale e portuale di grande onore, non può più sopportare eventi come questi. In questo sito e sulle pagine del nostro cartaceo abbiamo riportato le idee diverse e disparate di tutti. Un coro unanime di condanna alla violenza, ai locali che creano problemi e quanto siamo stanchi di ripetere. I pareri, a parte quelli delle gente comune che ascoltiamo sempre volentieri, vengono soprattutto da esponenti politici di sponde diverse se non opposte. Ebbene se noi facciamo il nostro lavoro di giornalisti che informano, sono loro che governano delegazione, città, nazione ed il loro lavoro è quello di creare leggi e presupposti affinché la vita sia civile, di qualità e tuteli pace, tranquillità e sacri diritti di ciascuno. Per cui, insieme a chi è preposto all’ordine pubblico, smettano di parlare e passino ai fatti. Già c’è da domandarsi perché le risse scoppiano all’alba, dopo notti di vino ed alcol. Ma in sette-otto ore quando il fisico sarebbe tarato per il riposo, eccessi psico – fisici di ogni genere non possono che far degenerare persone anche “normali” sul far del mattino. E poi i locali non dovrebbero chiudere ad una certa ora pur della notte? Infine, anche se il mondo delle discoteche non ama questa mia presa di posizione, la notte è fatta per dormire. Il nostro fisico è tarato per questo mi spiegano amici medici, e chi deve stare sveglio come i turnisti, per motivi di lavoro, mi si dice che accorci la vita a causa di ciò. Certo il mondo della notte è un business milionario e potente, ma è anche vero che a San Pier d’Arena la misura è colma e l’onore della delegazione merita ben altra presenza sui media che non quella di risse scoppiate per fiumi di alcol ed apprezzamenti a donne o ragazze da parte di chi si è disinibito troppo per aver trangugiato otri di superalcolici. La politica e le istituzioni facciano severamente ed equamente il loro lavoro ed il loro dovere; facciano i fatti e smettano con la parole che esprimono peraltro cose che potremo firmare a loro nome perché già le conosciamo. Ci vogliono iniziative dure, controlli severi, rispetto delle regole e del vivere civile. La strada è casa comune e non è di qualcuno più che di altri. Né strumentalizzazioni, né pietismi accoglientisti. Ci vuole rigore piuttosto che in economia nella civiltà, negli usi e costumi onesti e non barbari. Noi siamo il giornale della gente comune e dei suoi diritti. Aspettiamo i fatti, pubblicheremo solo quelli, non più parole. Parola di direttore.
Dino Frambati
d.frambati@seseditoria.com
precedenti editoriali:
https://www.stedo.ge.it/?p=19043 (L’editoriale va in vacanza)
https://www.stedo.ge.it/?p=18999 (La ripresa non c’è)
https://www.stedo.ge.it/?p=18935 (Fate l’amore non la guerra)
https://www.stedo.ge.it/?p=18856 (Mondo meglio di come appare)
https://www.stedo.ge.it/?p=18630 (Brescello, Italia che piace)
https://www.stedo.ge.it/?p=16511 (Peppone e Don Camillo)

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