Gazzettino Sampierdarenese

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Al via il Che Festival, evento unico nel suo genere: divertimento e solidarietà

Mag 25, 2016
Stefano Rebora, fondatore di Music for Peace

Stefano Rebora, fondatore di Music for Peace

Dal primo al 12 giugno San Pier d’Arena tornerà ad ospitare la scintillante kermesse del Che Festival organizzata da Music for Peace, associazione di volontariato unica, che coniuga due mondi apparentemente agli antipodi: impegno sociale per la solidarietà e divertimento. Il Che Festival è un evento altrettanto unico nel suo genere a livello nazionale (e non solo): il biglietto d’ingresso non si paga in denaro, ma in generi alimentari o di prima necessità. Ogni giorno, dal primo pomeriggio sino all’una di notte, la kermesse si snoderà nell’area in cui sorge la sede dell’associazione, in via Balleydier, al centro dello svincolo dell’Elicoidale e a due passi dalla Lanterna. Nelle prossime belle serate primaverili sampierdarenesi i palcoscenici del Festival ospiteranno cantanti e gruppi musicali di primo piano (come Zibba, Raphael, Bunna degli Africa Unite, Omar Pedrini, Eazy Skankers), spettacoli teatrali (come l’immortale Baistrocchi) e bravi cabarettisti provenienti da trasmissioni tv come Zelig e Colorado. Ce n’è per tutti i gusti. L’evento è sostenuto da associazioni, scuole, gruppi sportivi, palestre e da tante altre dinamiche realtà della società civile genovese che animeranno spazi dedicati, per esempio, ai laboratori per bambini o ai dibattiti, come l’Aula Vik, la Piazza dei Diritti, la Piazza Cento Culture e quella della Pace. Tutto ciò nel segno dell’altruismo.
Come sempre il Che Festival coronerà la raccolta di generi vari effettuata durante l’anno da una cinquantina di volontari con tante iniziative fantasiose (tra cui spicca quella itinerante del SolidarBus). E saluterà la partenza dei container carichi di ogni bendidio, come sempre personalmente guidati da un drappello di coraggiosi membri dell’organizzazione, alla volta delle missioni umanitarie programmate con cadenza regolare (almeno due all’anno) nei posti più disparati (e disperati) del mondo. I dati sono eloquenti: “Nel 2015 abbiamo effettuato due missioni:160 tonnellate di generi di prima necessità, cento tipi diversi di farmaci, 3.200 pacchi distribuiti ad altrettante famiglie del Kurdistan e della Striscia di Gaza per un totale di 64 tonnellate di generi alimentari – spiega Stefano Rebora, presidente e fondatore di Music for Peace Inoltre abbiamo distribuito a famiglie sul territorio, nel quadro del programma dalla Gente alla Gente, 5 tonnellate al mese di generi di prima necessità. La nostra è un’associazione libera, per tutti coloro che vogliono aiutare ed essere aiutati. La sede è aperta a tutti. Per contribuire alle nostre attività e al Che Festival  basta anche poco, a secondo delle possibilità di ciascuno: un pacco di riso, una matita, un dentifricio. Ma c’è anche chi solo in cambio del biglietto d’ingresso al Che Festival ci porta un intero carrello della spesa. Noi garantiamo la massima trasparenza: informiamo tutti passo passo, tramite il nostro sito Internet (www.creatividellanottemusicforpeace.org), delle varie tappe dei nostri viaggi, sino ai destinatari finali, ai quali consegniamo direttamente i beni donati, senza intermediari”. In quest’ottica si spiega perché il Che Festival è l’unico in cui il biglietto d’ingresso si paga non in denaro, ma con beni di uso quotidiano. Quest’anno è giunto alla sesta edizione. L’anno scorso ha registrato un’affluenza di 80.000 persone.
Maggiori dettagli, con un’esclusiva intervista a Stefano Rebora, sull’edizione del Gazzettino Sampierdarenese in uscita a fine mese.
Marco Bonetti

(nella foto: Stefano Rebora, fondatore di Music for Peace)

 

1 commento su “Al via il Che Festival, evento unico nel suo genere: divertimento e solidarietà”

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